Matteo Bassetti attacca il mondo dell’informazione per come ha trattato la notizia della variante Covid. «Spiace constatare che ai giornalisti piacciano più le brutte notizie che le buone notizie. Credo che nelle ultime 24 ore sinceramente la notizia inglese sia stata ingigantita, enfatizzata e anche a mio parere mal proposta al grande pubblico», ha dichiarato il Direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova. Soddisfatto per l’approvazione da parte dell’Ema del vaccino sviluppato da Pfizer-Biontech, teme che questo annuncio del governo britannico venga strumentalizzato dai no vax.
«Quello che io ho sentito da parte di non esperti è che il virus è mutato e quindi il vaccino non serve. Quando si danno certe notizie, bisogna darle in maniera appropriata», ha spiegato Bassetti. L’infettivologo ha precisato che ad oggi c’è l’annuncio del governo britannico, «ma di pubblicato non c’è nulla». In merito a quel che si sa, Bassetti chiarisce che «forse questo virus mutato è più contagioso, ma non è più aggressivo e letale».
BASSETTI “VARIANTE COVID? NON CAPISCO ENFASI”
Secondo Matteo Bassetti non c’è da sorprendersi se il coronavirus muta, del resto di mutazioni ce ne sono state diverse finora. «Non capisco perché si è voluta dare tutta questa enfasi a questo dato e non ad altre pubblicazioni e ad altre varianti che erano state descritte precedentemente», dice a “Quel che resta del giorno” su Rai News24. Il Direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova non riesce a capire perché la notizia della variante abbia avuto enfasi: «Non voglio pensar male, ma siamo ad una settimana dal lancio della campagna vaccinale a livello europeo. Andare a dare una notizia del genere, venderla come è stata venduta, senza una pubblicazione scientifica, su un annuncio di un paese peraltro fuori dall’Europa, ha creato solo confusione. Vorrei capire il beneficio di dare questa informazione, da medico non lo capisco». L’infettivologo ha poi rassicurato riguardo l’efficacia del vaccino: «Abbiamo un vaccino che stimola il sistema immunitario a produrre anticorpi contro la proteina Spike. La mutazione di cui parliamo è in una piccola parte di questa proteina, non tutta. È evidente che il vaccino funziona».
BASSETTI “A NOVEMBRE MAGGIORE CONTAGIOSITÀ”
Anche per questo motivo Matteo Bassetti ritiene che la notizia della variante Covid sia stata trattata male. «Questa informazione non aiuta in una popolazione che purtroppo è vaccino scettica. Tra Francia e Italia c’è un 30-35% della popolazione che non vuole vaccinarsi, quindi cerchiamo di non dare informazioni che fanno gli interessi di chi è contro il vaccino, che resta la via più rapida contro il coronavirus», dice l’infettivologo a Rai News24. Non c’è nulla da temere anche dal punto di vista della diagnosi. «Il tampone ovviamente cerca particelle di virus, quindi le troverà comunque a prescindere dalle mutazioni. L’atteggiamento di prevenzione non deve cambiare».
Bassetti non esclude che la variante sia dietro la seconda ondata in Italia: «A novembre ci siamo accorti che aveva una maggiore capacità di infettare. Pensiamo a cosa è successo a Milano, con buona parte della popolazione contagiata». Non è mancato un attacco al governo: «Chi fa scienza segue un metodo, ma in Italia non lo abbiamo fatto. Si è deciso di colorare l’Italia e ad un certo punto non è interessato più. Gialli fino al 23, poi rossi, poi arancio… dimenticandoci che la terza ondata non arriverà per Natale ma per quello che sta accadendo in questi giorni».