L’immunità di gregge non può essere l’unico obiettivo da raggiungere, anche perché sugli anziani non basta. A dirlo è Matteo Bassetti, che non si è risparmiato nella puntata di ieri di “L’Aria che tira”. «Dobbiamo arrivare al 100% di vaccinati su quelle categorie, soprattutto i 60-69 che adesso hanno la sindrome di Superman, almeno quelli che dicono no al vaccino», ha dichiarato il direttore della clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova. Ora peraltro il problema non è sicuramente quello della disponibilità di dosi: «Non è un problema della struttura commissariale che non dà i vaccini, il problema è di quelle persone che si sentono superforti e non si vaccinano». Duro è stato anche riguardo la riapertura dei ristoranti anche al chiuso: «Io ci andrò e a tavola senza mascherina perché dobbiamo finirla di dire stupidaggini. Io la definirei proprio una stupidaggine perché vorrebbe dire proprio andare a cena o a pranzo con la cannuccia». Quindi, per Bassetti bisogna evitare anche solo di parlarne: «Intanto tutto il mondo ne parla e abbiamo una pubblicità negativa».



BASSETTI VS GALLI “C’È CHI FREQUENTA MENO I REPARTI”

Myrta Merlino a “L’Aria che tira” lo ha provocato: «Quindi uno scivolone del Cts è stato questo». Allora il professor Matteo Bassetti ha replicato: «Non mi pare che sia né il primo né l’ultimo ne ha collezionati una lunga serie. Chi prende decisioni non conosce la materia». Quindi, si è schierato al fianco di Alberto Zangrillo, primario dell’ospedale San Raffaele di Milano, secondo cui indossare le mascherine all’aperto è da beoti. «La mascherina all’aperto ha senso se ci avviciniamo molto ad una persona». Riguardo la situazione epidemiologica: «Conto su un progressivo calo dei contagi ma soprattutto dei decessi che arriveranno al massimo a 20-30 casi al giorno». Poi ha attaccato i colleghi: «Chi fa il medico e chi mette il camice non per andare in televisione ma per fare il suo lavoro ogni giorno questi dati li ha visti il 15 di aprile ed è la ragione per la quale eravamo più ottimisti rispetto ad altri che magari nei reparti ci spendono meno tempo e ne spendono magari più in altre situazioni».



MATTEO BASSETTI, SCONTRO CON ALAN FRIEDMAN

Oltre a lanciare frecciatine a Massimo Galli, Matteo Bassetti si è reso protagonista di un battibecco con Alan Friedman sulla riapertura delle discoteche. L’economista americano ha dichiarato: «Non voglio offendere Flavio Briatore, ma lì si è avuto un problema di mancanza di responsabilità. Se in Italia si arrivasse a vaccinare più del 50 per cento della popolazione, allora io sarei favorevole alla riapertura delle discoteche. Ma adesso c’è il rischio che molte persone non sarebbero vaccinate». Non si è fatta attendere la replica di Bassetti: «Dobbiamo evitare di fare ideologia perché purtroppo in Italia ce n’è fin troppa. Noi abbiamo criminalizzato la movida notturna pensando che sia l’unica responsabile del Covid, cosa che non è assolutamente vera». A tal proposito, ha ricordato che i casi si sono moltiplicati nelle scuole. Quando Friedman ha spiegato che lui preferirebbe che le discoteche riaprissero con tutti gli italiani vaccinati, Bassetti ha risposto: «In questo modo tutto il settore nostro del divertimento morirà, perché i giovani sceglieranno di andare all’estero».

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