Matteo Bassetti è un fiume in piena e non risparmia nessuno nelle sue frecciatine e attacchi nei salotti televisivi. Nuova vittima del direttore della Clinica Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova è l’immunologa Antonella Viola, attaccata durante la trasmissione Tagadà, in onda su La7. L’infettivologo, rispondendo alle domande della conduttrice Tiziana Panella, ha fatto riferimento alle parole della collega che aveva chiesto di iniziare a “convivere con il virus” partendo dalla scuola ed evitando che intere classi finiscano in quarantena.



“Non mi pare che la professoressa Viola, che è una bravissima immunologa abbia mai visitato un bambino, non ha mai fatto la pediatra“. In riferimento poi alle parole di Gian Vincenzo Zuccotti, Direttore della Pediatria dell’Ospedale Vittore Buzzi e Preside della Facoltà di Medicina dell’Università Statale di Milano, dal quale Antonella Viola ha ripreso la sua idea, Bassetti ha tuonato: “Dire queste cose vuol dire tornare al 2016, quando c’era qualcuno che diceva di far fare i morbillo party. Io non ci sto al morbillo party, Zuccotti ha detto una grande cretinata! Non possiamo far infettare i ragazzi tra loro! È una roba che ci porta nel terzo mondo, anzi nel quarto”.



Bassetti: “Mandare asintomatici in classe e contro legge”

Il direttore della Clinica Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova Matteo Bassetti si è poi pronunciato sulla possibilità di mandare in classe alunni asintomatici: “Per la legge e la giurisprudenza non si può fare, bisognerebbe evitare di fare i tamponi. Non è che puoi stare con il piede in due scarpe. C’è qualcuno che ha detto non facciamo i vaccini ma facciamo i tamponi, se fai i tamponi tiri fuori dei soggetti positivi che non sono malati”.

Bassetti ha poi proseguito: “La vaccinazione tra i 12 e i 16 anni ha raggiunto il 70% in molte regioni, significa che i ragazzi si vogliono vaccinare e sono molto più intelligenti e maturi dei loro genitori. Per la fine di ottobre arriveremo anche all’80%”. Infine si è scagliato nuovamente contro alcuni medici che sfruttano i salotti televisivi per dire la loro: “Che cosa succede se tutti i ragazzi si infettano e uno su 100 finisce in rianimazione? Fate fare altro a questi medici“.