È allarme Covid nell’Italia Under 21 e di riflesso in Inter e Atalanta: il motivo è semplice, i due azzurrini Alessandro Bastoni e Marco Carnesecchi – giovane ma titolare della difesa di Antonio Conte e portiere di riserva della magica Dea di Gasperini – sono risultati positivi al secondo tampone coronavirus dopo che erano invece negativi al primo giro di test all’arrivo nel ritiro di Tirrenia. Oggi verrà effettuato il terzo tampone e se dovesse risultare positivo anch’esso scatterà la quarantena obbligatoria e l’ovvia non presenza nei match di qualificazione agli Europei Under 21 con Islanda e Armenia. Seguendo le attuali disposizioni anti-Covid, l’allenamento di oggi è stato annullato con l’intera Nazionale del ct Paolo Nicolato in isolamento fiduciario in attesa delle indicazioni della Asl competente. Al secondo tampone effettuato sono risultati tutti negativi – tranne appunto Bastoni e Carnesecchi – ma oggi verrà ripetuto per tutti il test per capire al meglio la situazione.
ALLARME UNDER 21: ORA COSA SUCCEDE
Il “caso” Under 21 si inserisce nella settimana delle polemiche per la non-partita Juventus-Napoli di domenica scorsa, cui si è aggiunta l’indagine della Procura avanzata dalla stessa squadra bianconera sui 7 giocatori che avrebbero volato l’isolamento fiduciario partendo per le rispettive nazionali nelle scorse giornate. Ora però la problematica si allarga ad Atalanta e Inter che potrebbero avere avuto conseguenze di altri potenziali contagiati a seguito dei contatti con Bastoni e Carnesecchi. Alla ripresa del campionato è previsto il derby Inter-Milan mentre la Dea è attesa alla gara del San Paolo contro quello stesso Napoli che ha deciso di non partire per la partita dello Stadium prima della sosta dopo i casi rilevati post-Napoli Genoa (e l’intervento dell’Asl). Un grande caos che il protocollo Covid della Serie A (con l’ok di Governo e Cts) dovrebbe evitare vista la regola chiara – si gioca anche con l’isolamento fiduciario se si è almeno in 13 giocatori arruolatili – ma che invece prosegue nel creare dubbi e situazioni sempre più complicate. Del tutto asintomatici, i due calciatori di Inter e Atalanta al primo tampone effettuato il 4 ottobre erano risultati negativi: proprio per questo motivo erano stati ammessi al gruppo squadra della Nazionale Under 21, come previsto dal protocollo.