Salah Abdeslam, l’unico sopravvissuto del commando responsabile degli attentati del 2015 a Parigi in cui morirono 130 persone, è stato giudicato colpevole di omicidi e terrorismo, quindi è stato condannato. Colpevoli per tutti i capi d’accusa diciannove dei 20 accusati. Questa la sentenza nel processo a Parigi che si conclude oggi con la decisione della Corte d’assise speciale. La lettura della sentenza per le stragi jihadiste, tra cui quella al Bataclan in cui perse la vita anche la giovane italiana Valeria Soresin, è iniziata con un forte ritardo sull’orario previsto ed è tutt’ora in corso.



Il presidente del tribunale, il giudice Jean-Louis Peries, pronunciando il verdetto in un tribunale circondato da misure di sicurezza senza precedenti, ha affermato che tutti gli imputati, fatta eccezione per uno, sono stati riconosciuti colpevoli. In particolare, Salah Abdeslam è stato condannato all’ergastolo. Presenti solo in 14, tra cui Salah Abdeslam. Arriva la sentenza, dunque, dopo quasi 10 mesi di processo e l’ultimo giorno di udienze pieno di polemiche. (agg. di Silvana Palazzo)



BATACLAN, OGGI SENTENZA PER ATTENTATI PARIGI 2015

Nel pomeriggio di oggi, mercoledì 29 giugno 2022, la Corte d’Assise speciale del maxi-processo per gli attentati del 13 novembre 2015 al Bataclan e allo Stade de France renderà pubblica la sentenza. La corte guidata dal presidente Jean-Louis Periès si è ritirata nelle ultime ore per deliberare in una caserma della regione parigina. Come evidenzia “La Repubblica”, in totale “sono venti gli imputati nel processo: i 14 che hanno partecipato direttamente agli attacchi di sei anni più altri sei processati in contumacia (5 sono dati per morti). Le pene richieste vanno dai 5 anni all’ergastolo”.



Si respira un clima di grande attesa in vista della sentenza “Bataclan”, soprattutto per quanto concerne il destino di Salah Abdeslam, il solo superstite del commando jihadista che quella notte provocò 130 morti e 350 feriti: “Ho sbagliato ma non sono un assassino – ha dichiarato in tribunale –. È vero, ho commesso errori, ma non sono un assassino, non sono un killer, se mi condannate per omicidio, commettereste un’ingiustizia”.

PROCURA NAZIONALE ANTITERRORISMO CHIEDE ERGASTOLO PER ABDESLAM

La Procura nazionale antiterrorismo (Pnat) ha richiesto la pena più pesante del codice penale per il processo “Bataclan”, l’ergastolo, con un periodo di sicurezza incomprimibile, che rende molto ridotta ogni possibilità di scarcerazione. “La Repubblica” aggiunge che “il 32enne belga-marocchino ha adottato durante il processo ‘una strategia di costante minimizzazione dei fatti’, sottolinea l’accusa. Salah Abdeslam, che all’udienza ha sostenuto di aver rinunciato al suo gilet esplosivo per umanità, ‘non è né uno psicopatico né un sociopatico’, ha insistito uno dei suoi avvocati, Olivia Ronen. La sanzione richiesta è degna di un ‘tribunale militare‘ che giudica ‘nemici’ e non ‘imputati'”.

Le pene richieste contro i 20 imputati del processo Bataclan, come anticipato, vanno dai cinque anni all’ergastolo, anche per i complici degli attentati, tutti “membri della stessa cellula jihadista i cui commando erano intercambiabili secondo i pubblici ministeri”. Inoltre, l’ergastolo è stato richiesto anche per “Osama Atar, dirigente del gruppo Stato Islamico e regista degli attacchi, che si presume sia morto in Siria”.