Battesimo di Gesù, si festeggia oggi 9 gennaio 2023
Battesimo di Gesù si celebra il 9 gennaio nel 2023. In questa data, la domenica che segue all’Epifania, termina liturgicamente il Natale. Secondo i Padri della Chiesa l’immersione di Gesù nelle acque del fiume Giordano ha santificato in maniera ideale tutte le acque dei Battisteri. Il battesimo di Gesù è riportato nei Vangeli di Luca (3,21-22), Matteo (3,13-17) e Marco (1,9-11). In quello di Giovanni viene invece riportata la testimonianza del Battista e non l’episodio del battesimo in se.
Con il battesimo ha inizio il cammino del Cristo per la redenzione dei cristiani. Questo percorso vedrà la fine con la Sua Passione, cioè il Battesimo nel sangue. Con il Battesimo nelle acque del Giordano viene presentato il Figlio di Dio al mondo, il Messia che il Signore ha inviato per la salvezza e per la redenzione. Gesù ha trascorso trenta anni a Nazaret e comincia il suo ministero aggregandosi ai peccatori.
Infatti prima di passare a immergersi nelle acque fluviali il Cristo si immerge tra i peccatori, unendosi a loro nella condizione umana, per condividere con loro tutto, a eccezion fatta del peccato. La sua natura è divina, piena di misericordia e di grazia, e si fa carne tornando alla condizione umana. Nel Giordano, accompagnato da segni di prodigio, Dio si manifesta tramite il battesimo come una nuova fonte di vita inaugurante la vita della Chiesa.
Battesimo di Gesù, la voce divina
Il primo dei segni di prodigio manifestatosi durante il Battesimo di Gesù è la voce divina dal cielo. In questo modo Dio Padre rivela che la Parola creatrice è in quell’uomo e che la Sua Sapienza vive tra gli uomini. Il secondo segno è la discesa dello Spirito.
Questa discesa rappresenta la consacrazione messianica del Cristo. La Parola divina consacra il Messia, segnandolo come Verbo eterno. In questo modo sarà possibile agli uomini riconoscere colui che è stato inviato per la loro salvezza, portando il Vangelo. Nella data odierna ricorre il Battesimo di Gesù e la sua festività. Secondo quanto raccontato dall’evangelista Marco, Gesù si recò in Galilea, nella città di Nazaret. Qui, sulle rive del fiume che bagnano le locali sponde fu battezzato da Giovanni Battista. I cieli si aprirono quando Gesù uscì dalle acque e i presenti udirono una voce dal cielo proclamare il battezzato come figlio prediletto di Dio.
Cosa dicono i Vangeli
Secondo i Vangeli di Luca, Marco e Matteo, questa stessa frase, cioè “Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto” tornerà a essere pronunciata alla voce celeste nel momento della trasfigurazione di Gesù sul Monte Tabor. Nel Vangelo di Marco è lo Spirito di Dio a discendere dal cielo, sotto forma di colomba, nel momento in cui il cielo si apre all’uscita di Gesù dalle acque. Anche il vangelo di Matteo racconta l’episodio del battesimo sulle rive del fiume Giordano. In questo testo però viene riportato un ulteriore dialogo tra il Messia e Giovanni. Il Battista affermò che era lui ad aver bisogno del battesimo da parte del figlio di Dio e chiedeva come mai fosse invece Gesù a venire da lui.
Gesù rispose di lasciare fare per il momento, visto che convenendo in quel modo i due stavano adempiendo a ogni giustizia. Secondo quanto riporta l’evangelista Luca è invece tutto il popolo a ricevere il battesimo e Gesù riceve il sacramente raccolto in preghiera mentre lo Spirito divino scende dal cielo che si è appena aperto. Nel Vangelo di Giovanni non si racconta del battesimo ma solo della discesa dello spirito di Dio, sempre sotto la forma della già citata colomba.
Qui, secondo l’evangelista Giovanni, è Battista a testimoniare l’accaduto affermando che colui che gli aveva affidato il compito di battezzare con l’acqua lo aveva avvistato che avrebbe visto lo Spirito scendere e rimanere su colui che avrebbe poi battezzato nello Spirito e non con l’acqua come Giovanni. Inoltre, avrebbe riconosciuto il figlio di Dio quando poi avrebbe visto lo Spirito sotto forma di colomba discendere dal cielo su di lui.
E nell’arte…
Iconograficamente, trattandosi di un episodio decisamente importante, comincia ad apparire nell’arte cristiana già alle sue origini come testimonia l’affresco di Lucina, datato agli inizi del III secolo, che si trova nel complesso delle catacombale di San Callisto.
La scena iniziale del Cristo e del Battista arriva poi ai cubicoli e ai sacramenti. Rimane costante la presenza di figure determinate, salvo alcune eccezioni provenienti dall’influenza portata dai vangeli apocrifi e della successive leggende che sono poi nate in merito a questo sacro episodio.
Quest’immagine di diffonde enormemente perché è in grado di esemplificare le tematiche del Cristianesimo. Sono molte le sue rappresentazioni, in alcune è Giovanni ad aiutare il Cristo a uscire dalle acque del Giordano, in altre viene raffigurato il Cristo orante, scena raffigurata di solito all’intorno di un ciclo iconografico. L’immagine più comune è quella che vuole una rappresentazione del Battista e del Cristo di fronte, nel momento del compiere l’impositio manuum, cioè l’imposizione delle mani.