Si parla di battesimo stamane nel programma di Mattino5, alla luce della polemica scatenata dal periodico Micromega, dichiaratamente di sinistra radicale, secondo cui il primo sacramento sarebbe di fatto illegale, andando a ledere i diritti dei bambini. Il programma di Canale 5 ha interpellato Mario Adinolfi, che a proposito di questa “guerra” al battesimo ha spiegato: “Mancano rudimenti di catechismo della Chiesa cattolica. La Chiesa non è un’associazione in cui si entra, è un messaggio, noi nasciamo marchiati dal peccato originale ed è necessario che questo peccato venga lavato, e semplicemente con queste gocce d’acqua l’anima viene lavata ed è pronta per la salvezza”.



“Se non ci credi – le parole di Adinolfi – sono gocce d’acqua che non significano nulla, non è un marchiamento a fuoco, se non ci credi non vale niente ma se ci credi è la cosa più importante di tutte che ti prepara alla salvezza, che è importante”. E ancora: “Anche in italiano come in tedesco il sacramento si chiama sacramento della confermazione quando ci riferiamo alla cresima. La verità è che è in atto un’offensiva anticristiana, bisogna minare le fondamenta del cristiano e per minarle bisogna minare i sacramenti. Micromega da anni fa una battaglia per ridurre la fede”.



BATTESIMO ILLEGALE? A MATTINO 5 IL PARARE DI BRIGANTI

Francesco Vecchi, conduttore di Mattino 5, ha quindi sintetizzato: “O credi che quelle gocce d’acqua salvino l’anima di tuo figlio e lo fai, o se non ci credi non lo fai”, ma Annarita Briganti, giornalista di Repubblica, la pensa diversamente: “Visto che il battesimo è un atto fondamentale bisogna farlo con consapevolezza”.

“Quando fai la comunione – ha continuato – e hai sette e dieci anni che peccati puoi confessare ad un sacerdote prima di fare la comunione? Bisogna lasciare la libertà di religione, che può essere quella cattolica o un’altra. Quando si è bimbi ti ritrovi con questi tre sacramenti che non sai neanche cosa significano e poi infatti molti giovani li abbandonando: quanti giovani vanno in chiesa? Poi dopo da adulti recuperano l’educazione cattolica, a me piacerebbe farli da grande questi passaggi”.