Prolungato l’appuntamento con Battiti Live 2020, che – dopo il successo delle cinque tappe trasmesse su Italia 1 – torna in onda con un best of dal titolo Battiti Live 2020 Compilation. “Compilation” proprio perché si tratta di musica, e il termine in questione rappresenta un chiaro rimando a quelle raccolte di tormentoni pubblicate periodicamente che andavano di moda soprattutto nei primi anni Duemila (prima dell’avvento delle playlist di Spotify, per intenderci). Insomma, questo speciale del Battiti Live è strutturato come una hit parade in cui non manca proprio nessuno dei pezzi che hanno sfondato quest’estate. Detto in maniera più prosaica: è una fiera della musica commerciale. E la musica commerciale, si sa, non ha pretese se non quella di vendere, scendendo a patti e compromessi a volte anche col trash.



Battiti Live 2020 Compilation: le pagelle

Stupisce, guardando e soprattutto ascoltando Battiti Live 2020 Compilation, la somiglianza tra quasi tutti i brani proposti nel corso della serata. Il sound di fondo non cambia mai (basti pensare che molti dei singoli vantano la matrice comune dei producer Takagi & Ketra, galline dalle uova d’oro della nuova discografia italiana), mentre i testi presentano più o meno sempre i soliti quattro riferimenti a “la musica, la playa, l’estate, la festa” (indovinate la citazione?) a evocare atmosfere a dir poco svagate e disimpegnate. Gli unici artisti che emergono da questo mare-marasma ultra-pop sono forse solo due (a parte naturalmente i cantautori come Ermal Meta, outsider senza bisogno di specificarlo): Shade e i Pinguini Tattici Nucleari. Sia l’uno che gli altri dimostrano di avere un grande talento rispettivamente per il freestyle e per la stesura dei testi (quasi sempre intelligenti e ricchi di giochi di parole), talento che forse potrebbero sfruttare un po’ meglio, senza cedere alle logiche della fama a tutti i costi. Voto: 7.



Battiti Live 2020 Compilation: da Elodie ad Alessandra Amoroso

Come sappiamo, la scena musicale estiva è stata dominata dalle signore Alessandra Amoroso, Giusy Ferreri, Elettra Lamborghini, Elodie e Baby K, tutte ieri sera presenti per riproporre instancabilmente i loro brani. Elodie, in particolare, fa sali e scendi continuamente dal palco, chiamata a esibirsi sulle note di tutti – ma proprio tutti – i singoli che ha pubblicato di recente. Si tratta in particolare di Ciclone e – soprattutto – Guaranà, il secondo della serie ‘bibite alcoliche’ dopo Margarita (del 2019). Per inciso, anticipa già che il prossimo estratto si chiamerà ‘Spritz’, come il nome di un altro di quei cocktail per cui sembra andare pazza. Voto: 6 (alla simpatia). Giusy Ferreri appare invece quasi seriosa, mentre intona canzoni che sono praticamente inni alla spensieratezza. In generale, la vediamo rigida, poco padrona del palco rispetto alle altre. Voto alla performance: insufficiente. Decisamente più a suo agio la Amoroso, che scherza anche lei sul successo ottenuto con Karaoke. È un cerchio che si chiude, avendo lei iniziato proprio dai karaoke… voto: 7.

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