Bätzing: “La Chiesa tedesca deve dare delle risposte”

Georg Bätzing, Presidente della Conferenza Episcopale Tedesca, ha partecipato ad una visita ad limina di oltre 60 presuli a Roma, spiegando che i partecipanti al cammino sinodale in corso in Germania vogliono rimanere cattolici, “ma noi vogliamo essere cattolici in modo diverso”. Secondo il presidente dei vescovi tedeschi, il colloquio col Papa è stato “incoraggiante”. Sulla riunione con i capi Dicastero ha spiegato: “Abbiamo messo tutto sul tavolo. C’è stata la proposta di una moratoria sul percorso sinodale, ma non è possibile mettere uno stop. Dobbiamo dare delle risposte”. Per quanto riguarda la questione dell’ordinazione delle donne, ha detto che “Sono impazienti di essere riconosciute”, come riporta Vaticanews.

Il Vescovo spiega di tornare a Limburgo “sollevato ma anche preoccupato”. Il presidente della Conferenza episcopale tedesca ha parlato dopo che 62 vescovi della Germania per circa una settimana hanno dialogato con il Papa e con i capi Dicastero della Curia Romana. Alcuni si sono incontrati nuovamente ieri sera all’Augustinianum con il segretario di Stato Pietro Parolin per una riunione interdicasteriale privata definita, “un caso di emergenza della sinodalità”.



Bätzing: “Nessuno scisma della Chiesa ma…”

Georg Bätzing, che ha incontrato la stampa internazionale questa mattina all’Augustinianum, ha spiegato che da parte dei vescovi tedeschi non c’è intenzione di proseguire con uno “scisma”: “Siamo cattolici e quello vogliamo rimanere. Il dialogo è possibile”. Il Presidente della Conferenza Episcopale Tedesca ha continuato: “Posso dire con cuore onesto e sollevato: sì, è stata una visita ad limina impegnativa. E sì, tutti, davvero tutti gli argomenti sono stati messi sul tavolo – e in luoghi molto diversi, sia con il Papa, sia nei dicasteri o all’incontro interdicasteriale di ieri su alcune questioni del cammino sinodale della Chiesa in Germania“.



Per quanto riguarda l’ordinazione delle donne, per Roma “la prospettiva è molto chiara, questa questione è chiusa. Nel caso del cammino sinodale, tuttavia, non si dice che questa questione sia chiusa, ma che continua. Il Papa ci ha incoraggiato. Anche qui le diverse posizioni sono state portate avanti nella nostra conferenza episcopale. Il Santo Padre ci ha fatto capire che le tensioni sono necessarie e che la risoluzione richiede coraggio e pazienza”. Il vescovo ha concluso: “Torno a casa con un certo senso di sollievo, perché abbiamo sollevato argomenti e nessuno può dire di non aver sentito nulla su questi argomenti o di non aver avuto l’opportunità di dire qualcosa. Ho anche un certo grado di preoccupazione perché non posso ancora dire che tipo di dinamica svilupperanno i processi sinodali“.

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