Infllazione, allarme su ipotesi aumento tassi della BCE
L’incremento dell’inflazione strutturale in concomitanza con la stagflazione aveva fatto scattare l’allarme di un possibile aumento dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea. Si prevedeva inoltre anche una valutazione superiore dell’Eurobond, che avrebbe determinato un incremento nei tassi di interesse per i mutui a tasso fisso è variabile. Tuttavia nell’ultimo trimestre la BCE ha lasciato i tassi di interessi invariati e prosegue verso la conclusione del quantitative easing (QE). A dirlo ieri è stata la presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde.
BCE: ecco a quanto restano i tassi d’interesse
Il consiglio direttivo della Banca Centrale Europea ha mantenuto fermo il costo del denaro, Come ci si aspettava.
I tassi di interesse quindi presso la Banca Centrale rimangono:
- allo 0,00% per le operazioni di rifinanziamento principali,
- allo 0,25% per le operazioni di rifinanziamento marginale;
- al – 0,50% sui depositi presso la Banca Centrale.
BCE: per i tassi, l’aumento sarà graduale
La Banca Centrale Europea, per bocca di Christine Lagarde collegata in smart working alla conferenza stampa di ieri sera. Ha ribadito inoltre, che qualsiasi modifica dei tassi di interesse “avverrà gradualmente nel quadro del PAA” (il programma di acquisto di attività, ndr).
Il consiglio direttivo intende reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del PEPP almeno fino al 2024. Secondo la BCE, l’inflazione è notevolmente aumentata e non tornerà ai livelli pre pandemici molto presto. La causa va rintracciata nel caro energia, che rischia di mettere in crisi molti settori industriali.