Il 29 ottobre di ogni anno, la Chiesa ricorda la figura diBeata Chiara Luce Badano, nata a Sassello, un piccolo paese in provincia di Savona il 29 ottobre 1971 e venuta a mancare nel suo luogo natale a soli 19 anni, a causa di un terribile osteosarcoma. Chiara apparteneva al Movimento dei focolari, ufficialmente denominato Opera di Maria, un’organizzazione internazionale di laici e religiosi, fondata da Chiara Lubich, che punta alla rinascita spirituale e sociale e a “contribuire all’unità della famiglia umana secondo il mandato evangelico Che tutti siano uno (Gv 17,21)”
Chiara è stata dichiarata in un primo momento venerabile il 2 luglio del 2008 e nel 2010 beatificata.



La vita breve e straordinaria di Beata Chiara Luce Badano

Beata Chiara Badano nasce e cresce in una semplice famiglia ligure e fin da giovanissima si impegna attivamente nel Movimento dei focolari, dedicando tutto il suo tempo alla cura di bambini e anziani.
In questo periodo inizia anche una fitta corrispondenza con la fondatrice di questo movimento, Chiara Lubich: sarà proprio quest’ultima che prima della morte della giovane le darà il soprannome di Chiara Luce.



Dopo essersi trasferita a Savona per proseguire i suoi studi al liceo classico, nel 1988 inizia ad avvertire i primi sintomi di quel tumore alle ossa che sarà la causa del suo decesso.
Durante tutto il periodo di degenza all’Ospedale Molinette di Torino e, in seguito, durante la chemio e la radioterapia, Chiara continua la sua attività dei focolarini, donando tutti i suoi risparmi a un amico che si recava in missione in Africa e realizzando dei piccoli lavoretti a mano a scopo di beneficenza.

Quando ormai non c’era più nulla da fare, trascorse i suoi ultimi mesi nella sua casa natale a Sassello, fino al momento della sua morte avvenuta il 7 ottobre 1990.
Chiara chiese di essere seppellita con un abito da sposa bianco, perché per lei il momento della morte era come sposare Gesù e allo stesso tempo decise di donare le proprie cornee.
Il suo corpo è custodito a Sassello nella cappella di famiglia; il processo di canonizzazione ebbe inizio a giugno del 1999, per la sua dedizione fino all’ultimo per i bambini e gli anziani.
Chiara fu dichiarata venerabile nel 2008 da Papa Benedetto XVI e, in seguito alla guarigione miracolosa di un giovane di Trieste da una meningite fulminante che aveva chiesto la sua intercessione, beatificata il 25 settembre 2010 al Divino Amore di Roma.



Sassello, la città di Beata Chiara Luce Badano, e il premio dedicato ai giovani

La figura di Beata Chiara Luce Badano è molto amata a Sassello, sua cittadina natale.
Questo comune italiano di circa 1700 abitanti in provincia di Savona, ha dedicato la Basilica dell’Immacolata Concezione, un edificio che si trova proprio di fronte al palazzo municipale, anticamente convento dei frati minori, proprio alla giovane ragazza.
Negli anni è anche nata una fondazione, in accordo con il Vescovo, che organizza diversi tour guidati dei luoghi più significativi della vita della beata, come la sua casa di famiglia, le scuole e i principali luoghi religiosi frequentati da Chiara.

È stato infine istituito un premio in suo nome, destinato ai più giovani che si distinguono nell’arte e nella poesia.
Il premio viene consegnato proprio in occasione dell’anniversario della nascita di Beata Chiara Badano, il 29 ottobre, giornata durante la quale amici, parenti e fedeli si riuniscono in un momento di raccoglimento presso la cappella di famiglia, per poi prendere parte alla celebrazione della santa messa presso la Parrocchia della Santissima Trinità.

Gli altri Santi del giorno

Il 29 ottobre, oltre a Beata Chiara Luce Badano, la Chiesa celebra anche Sant’ Ermelinda, vergine nel Brabante; Sant’ Onorato di Vercelli, vescovo; Beato Rosario Angelo Livatino, martire di mafia; San Gaetano Errico, sacerdote; San Feliciano, martire; San Narciso di Gerusalemme, vescovo; Sant’ Abramo, anacoreta; San Colman di Kilmacduagh, vescovo; San Teuderio, abate.