Beata ignoranza ci propone “l’idea interessante di confrontare due modi opposti di gestire un aspetto chiave della contemporaneità ma non trova un’adeguata narrazione cinematografica”. Paola Casella boccia il film con due stellette sulle cinque messe a disposizione da MyMovies: “Massimiliano Bruno e la Italian International Film di Fulvio Lucisano si buttano a pesce sulla nuova tendenza cinematografica italiana che individua il suo vero capostipite in Perfetti Sconosciuti, ma come ogni progetto successivo che rincorre un’ispirazione originale non ci sono soddisfazioni”. Anche ilMorandini ha bocciato il film con appena due stellette sulle cinque contemplate in questi casi: “Giallini e Gassmann sono a loro agio nei rispettivi ruoli, ma il difetto sta nel manico e cioè nella sceneggiatura che nonostante buone promesse non va oltre l’intrattenimento. Ci si diverte con moderazione, ma si poteva anche osare di più. Peccato”. Beata ignoranza va in onda stasera su Rai 3, clicca qui per la diretta streaming su RaiPlay. Clicca qui per il video del trailer.
Beata Ignoranza, le curiosità
Beata ignoranza – è una commedia contemporanea che sotto certi aspetti fa pensare con un po’ di nostalgia a – C’eravamo tanto amati – e a – Dramma della gelosia- . Tuttavia, secondo la critica, quello che viene a mancare in questo film è l’amarezza e il cinismo che nella commedia italiana di “una volta” era evitabile, il regista avrebbe dovuto osare di più, creando maggiore verve, piuttosto che ridurla in una storia piatta e a volte scontata. L’idea della pellicola nasce da un post scritto da Massimiliano Bruno e poi postato su Facebook, dove il regista si lamentava della difficoltà di abbandonare internet per tornare a vivere nel mondo reale. Marco Giallini in un’intervista ha dichiarato che lui si sente molto vicino al personaggio interpretato, in qualche modo anche lui è un dipendente della tecnologia. La critica non è stata benevola nemmeno nei confronti di Gassmann e Giallini che con quelle “facce” riescono a dare il meglio in ruoli drammatici e seri piuttosto che comici.
Beata Ignoranza su Rai 3
Beata Ignoranza va in onda su Rai 3 oggi, venerdì 2 luglio 2021, a partire dalle 21.20. Il film è diretto da Massimiliano Bruno con Marco Giallini, Carolina Crescentini e Alessandro Gassmann. Il film è distribuito da 01 Distribution e prodotto da Italian International Film con Rai Cinema. Le musiche sono di Massimiliano Fiulardo, noto per essere uno dei direttori d’orchestra del Festival di Sanremo e per aver composto le colonne sonore della filmologia di Massimiliano Bruno e Paolo Genovese. La pellicola è stata girata tra ottobre e novembre 2016 ed è uscita nelle sale cinematografiche il 23 febbraio 2017. Ha ottenuto due candidature ai Nastri d’Argento come – Miglior soggetto – a Massimiliano Bruno e – Miglior attore protagonista – a Marco Giallini e Alessandro Gassmann. A questo si aggiunge la candidatura al Globo d’Oro come – Migliore commedia – a Massimiliano Bruno. Sul fronte incassi bisogna rilevare un dato interessante: nelle prime quattro settimane di programmazione – Beata ignoranza – ha incassato 3,8 milioni di euro. Nel primo weekend di programmazione i risultati sono stati decisamente soddisfacenti con il box office che ha fatto registrare introiti di 1,2 milioni di euro.
Beata Ignoranza, la trama del film
Soffermiamoci sulla trama di Beata Ignoranza scoprendo qualcosa in più che possa orientare la nostra visione. Ernesto (Marco Giallini) e Filippo (Vittorio Gassmann) sono due amici di vecchia data, in passato hanno condiviso l’amore per la stessa donna, Marianna (Carolina Crescentini) e la nascita di Nina. Dopo tanti anni si ritrovano a insegnare nello stesso liceo. Filippo è professore di matematica, è una persona pacata, tranquilla, che non ama la tecnologia, infatti possiede ancora un Nokia del 1995 e non ha nemmeno un computer. Dall’altra parte c’è Ernesto, professore di italiano che al contrario dell’amico vive di social, selfie, chat e incontri in rete. Questo diverso modo di gestire la tecnologia influisce sullo stile accademico dei due docenti, influenzando le relazioni con gli studenti, ed è proprio in classe che esplode il dramma. Ernesto e Filippo hanno una lite, gli alunni riprendono il diverbio e lo mettono in rete, facendo diventare il video virale. Nina intercetta il video e decide di realizzare un indagine antropologica, dove vede protagonisti i due professori: Ernesto dovrà imparare a utilizzare il computer e i social, mentre Filippo dovrà seguire un gruppo per disintossicarsi dalla dipendenza online. Dallo scambio dei ruoli, emergono le fragilità di due persone che dovranno vivere un’esistenza diversa e inaspettata, l’esperimento servità ad entrambi per riflettere sui rispettivi stili di vita e su tutto ciò che è accaduto tanti anni prima e le incomprensioni che ci sono state, fino a compromettere la loro amicizia.