Il 26 aprile di ogni anno, il calendario romano celebra la ricorrenza della Beata Vergine Madre del Buon Consiglio. Si tratta di uno dei titoli che è stato dato alla mamma di Gesù. Il motivo è legato ad un documento in cui vengono riportate le ragioni e si tratta in particolare del decreto Ex quo Beatissima Vergine, emanato il 22 aprile del 1903 dall’allora prefetto della congregazione dei riti, il cardinale Serafino Cretoni. Dopo questo decreto, Papa Leone XIII lo stesso anno decise di aggiungere alle tradizionali Litanie lauretane anche l’invocazione a Maria come Madre del Buon Consiglio.



Testimonianze storiche sul titolo Beata Vergine Madre del Buon Consiglio

Questo titolo è stato dato esattamente dal momento in cui Maria decise di accettare di portare in grembo il figlio di Dio. In riferimento al Buon Consiglio, questo riguarda soprattutto la capacità di Maria di essere stata ammaestrata dalla voce della Sapienza Divina, che ne ha permesso di mostrare anche il cammino a tutte le donne, ai discepoli e agli apostoli di suo figlio. Tuttavia i documenti di inizio Novecento non sono il primo riferimento storico in cui c’è l’attribuzione del titolo alla Beata Vergine ma in realtà si può andare molto indietro, in particolare fino ai tempi di Papa Marco, vissuto nel corso del IV secolo dopo Cristo: fu proprio lui ad introdurre per la prima volta questo titolo Mariano.



Sempre secondo alcuni documenti storici, la prima costruzione religiosa che è stata dedicata Maria Mater Boni è relativa alla chiesa di Genazzano. Ci sono poi tanti altri riferimenti storici che parlano del titolo Mariano tra cui il giorno del 25 Aprile 1467, quando in occasione della festività di San Marco venne realizzato e scoperto al pubblico un dipinto in cui veniva raffigurata per l’appunto la Vergine con il bambino Gesù. Questa raffigurazione divenne molto importante dal punto di vista religioso perché la tradizione vuole che il dipinto fu portato dagli angeli per toglierlo dalla disponibilità dei Turchi che in quel periodo stavano invadendo l’Albania. Ultimo evento, dal punto di vista storico, risale al 13 giugno 2012 quando Papa Benedetto XVI decise di concedere alla Congregazione del Culto Divino della Disciplina dei Sacramenti la proclamazione della Madre del Buonconsiglio quale patrona di Genazzano.



Genazzano: la città di cui è Patrona la Beata Vergine Maria del Buon Consiglio

Genazzano è un piccolo comune di circa 5.500 abitanti ubicato nella provincia di Roma. È un borgo che si sviluppa a 375 metri sul livello del mare che dispone di diverse bellezze artistiche e architettoniche tra cui il bellissimo Castello Colonna. Sempre qui c’è un architettura religiosa piuttosto famosa ossia il santuario della Madonna del Buonconsiglio realizzato in stile barocco e la cui costruzione è stata avviata nel 1621 per poi terminare nel 1699. Proprio a questo santuario è legata alla tradizione dell’immagine raffigurante la Madonna col bambino che secondo la tradizione venne portata dagli angeli dall’Albania fino alla provincia di Roma per essere salvata dall’assedio dei Turchi. Per questo evento il santuario è stato oggetto di pellegrinaggio sin dal XIV secolo.

I Santi del giorno

Oltre alla ricorrenza della Beata Vergine Madre del Buon Consiglio il 26 aprile vengono riportati diversi santi e beati della religione cristiana tra cui San Cleto Papa, San Basileo vescovo e martire, San Primitivo, San Pascasio, San Ricario, San Guglielmo, il Beato Domenico, San Pellegrino, Santo Stefano vescovo, il Beato Giulio Junier e il Beato Stanislao Kubista.