La festa dedicata alla Beata Maria Vergine Regina ha tradizioni che risiedono sin dai primi tempi della storia cristiana. La prima volta che viene nominata è stato durante il IV secolo da Sant’Efrem. In seguito anche i padri della Chiesa ne riconoscono la sua regale dignità nella sacra figura di Madre del Re dell’Universo. Durante il concilio di Efeso del V secolo fu riconosciuto e stabilito che Maria era la Theotókos, ossia la santa madre di Dio. In seguito è stato anche riconosciuta l’incoronazione della Santa Vergine universalmente, ma per vedere l’inizio del culto e della devozione a Maria Regina dobbiamo fare un salto temporale di quasi quindici secoli, difatti solo nel XX secolo si stabilisce il giorno per una reale festa in suo onore.
La festa moderna, in concomitanza con quella del Cristo Re, è stata designata nel 1955 da Pio XII e si è celebrato fino alla riforma del calendario liturgico che di recente ha avuto luogo. La commemorazione è stabilita per il 22 agosto che inizialmente era dedicata al Cuore Immacolato di Maria ma che in seguito ha visto subentrare la festa di Maria Regina, e tutto questo per far si che ci fosse una consapevolezza della regalità della Vergine e della sua glorificazione nell’assunzione al cielo.
Tutti i titoli della Beata Maria Vergine Regina
La posizione assunta dalla Beata Maria Vergine Regina, che la vede accanto al Cristo Re, provengono dai numerosi titoli da lei posseduti. Infatti in una lettera enciclica mostrati da Pio XII che ha come titolo ‘ad Coeli Reginam’ redatta 11 ottobre 1954 la Madre Santa viene definita come Madre del Capo e dei membri del Corpo mistico, di augusta sovrana e regina della Chiesa, che la riconosce, dunque, come partecipe della dignità regale di Gesù ma anche del suo divino influsso vitale e santificante su tutti i membri componenti del Corpo mistico. Con il termine regina si intende la derivazione latina di regere, ossia reggere, governare e dominare. Sebbene sotto l’aspetto umano è quasi difficile attribuire il ruolo di dominatrice alla Vergine di Betlemme, soprattutto in seguito alla sua dichiarazione di essere l’ancella del Signore e l’aver trascorso un’esistenza terrena quasi sempre in una specie di nascondiglio.
Bisogna però considerare che l’evangelista Luca la colloca tra gli Undici dal momento che il Signore ascende in cielo, la si vede tra i suoi discepoli raccolta in preghiera e durante quelle circostanze lei diventa l’anello di congiunzione che unisce il figlio Risorto agli uomini con ancora le ginocchia vacillanti e con le mani fiacche non ancora rafforzati dai doni dello Spirito Santo. Per logica e per fede Maria è regina in quanto madre del Cristo, il Re dei re. Diventa regina perché è l’eccellenza tra tutte le creature, eccelle in santità. A Lei Dante le dedica il verso: ‘In lei s’aduna quantunque in creatura è di bontade’.
Beata Vergine Maria Regina, ecco perché i cristiani la venerano
Tutti i cristiani venerano la Beata Vergine Maria Regina perché in lei abbonda in maniera generosa l’amore divino. Nella sua generosità dona senza rinfacciare ciò che ha ricevuto dal Re. Custodisce tutti quanti i figli acquisiti in virtù della redenzione del Re. Detto ciò la Santa Chiesa invita ogni fedele a invocarla con il dolce nome di madre e con riverenza anche col titolo regale di regina. Maria è stata onorato col doppio diadema della verginità e della maternità. L’etimologia del suo nome indica il suo rapporto con il Cielo, infatti significa ‘amata da Dio’. Nel Martirologio Romano si definisce e ricorda Maria come beata Maria Vergine Regina che generò il Figlio di Dio, principe della pace, il cui regno non avrà fine, a seguito di questo è salutata da tutti i cristiani come Regina del cielo e Madre di misericordia.
Gli altri Beati di oggi
Lo stesso giorno in cui si commemora la B. V Maria Regina, vengono anche ricordati altri santi e beati. Tra i quali: Santi Fabriciano (Fabrizio) e Filiberto Martiri, San Filippo Benizi Sacerdote, San Sinforiano di Autun Giovane martire, Beato Tommaso Percy Conte di Northumbria martire, Beato Bernardo da Offida Religioso.