PAPA GIOVANNI PAOLO I È BEATO: L’OMELIA DI FRANCESCO PER LA BEATIFICAZIONE
Papa Giovanni Paolo I è ufficialmente Beato per la Chiesa Cattolica: il rito della Beatificazione per Albino Luciani si è svolto in una Piazza San Pietro gremita davanti a Papa Francesco e a numerose autorità istituzionali, compreso il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Con la nostra autorità apostolica concediamo che il venerabile servo di Dio Giovanni Paolo I, Papa, d’ora in poi sia chiamato beato», questa è stata la formula letta da Papa Francesco levando così agli onori degli altari il Beato Papa Albino Luciani. La sua festa nel calendario liturgico ricadrà il 26 agosto, a ricordo del giorno in cui nel 1978 venne eletto 263.mo successore di Pietro. «Papa Luciani ha vissuto nella gioia del Vangelo, senza compromessi, amando fino alla fine, e ha incarnato la povertà del discepolo, che non è solo distaccarsi dai beni materiali, ma soprattutto vincere la tentazione di mettere il proprio io al centro e cercare la propria gloria», lo ha ricordato Papa Francesco nell’omelia per la beatificazione di Giovanni Paolo I, «Albino Luciani si considerava come la polvere su cui Dio si era degnato di scrivere» ed era «un pastore mite e umile».
Beato Giovanni Paolo I seguiva «lo stile di Dio», ricorda Bergoglio: «Dio agisce secondo uno stile, e lo stile di Dio è diverso da quello di questa gente, perché Egli non strumentalizza i nostri bisogni, non usa mai le nostre debolezze per accrescere sé stesso. A Lui, che non vuole sedurci con l’inganno e non vuole distribuire gioie a buon mercato, non interessano le folle oceaniche. Non ha il culto dei numeri, non cerca il consenso, non è un idolatra del successo personale. Al contrario, sembra preoccuparsi quando la gente lo segue con euforia e facili entusiasmi. Così, invece di lasciarsi attrarre dal fascino della popolarità – perché la popolarità affascina –, chiede a ciascuno di discernere con attenzione le motivazioni per cui lo segue e le conseguenze che ciò comporta». Con il sorriso, Papa Luciani sapeva «trasmettere la bontà del Signore. È bella una Chiesa con il volto lieto, il volto sereno, il volto sorridente, una Chiesa che non chiude mai le porte, che non inasprisce i cuori, che non si lamenta e non cova risentimento, non è arrabbiata – una Chiesa non arrabbiata – non è insofferente, non si presenta in modo arcigno, non soffre di nostalgie del passato cadendo nell’indietrismo».
BEATIFICAZIONE PAPA GIOVANNI PAOLO I: LA DIRETTA VIDEO DELLA SANTA MESSA
In carica per un mese lasciando però un segno indelebile nella storia della Chiesa, per sempre: si celebra oggi in Piazza San Pietro la beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, al secolo Albino Luciani. La cerimonia ufficializzata lo scorso 23 dicembre con la firma finale, vedrà Papa Francesco celebrare la Santa Messa con il rito di beatificazione per il Pontefice eletto al soglio pontificio il 26 agosto e morto purtroppo il 28 settembre 1978. La cerimonia sarà possibile seguirà con la diretta tv su Rai 1 e TV2000 oltre che con la diretta video streaming su RaiPlay, Tv2000.it e il canale YouTube di Vatican News.
La Causa di Beatificazione si era aperta il 23 novembre 2003 nella diocesi di Belluno-Feltre e si è poi chiusa il 9 novembre 2017 con la proclamazione delle virtù eroiche. Lo scorso 13 ottobre 2021, con decreto sancito dal Papa, è stato riconosciuto ufficialmente il miracolo di una guarigione straordinaria attribuito all’intercessione di Giovanni Paolo I. Con quella di Papa Albino Luciano la Chiesa officia per la sesta volta nella storia del Novecento la causa di Beatificazione e Canonizzazione dopo Pio X, Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II annoverati già tutti tra i Santi della Chiesa Universale. Come noto, con la beatificazione si intraprende un primo passo verso l’eventuale definitiva Canonizzazione con cui, una volta riconosciuto un secondo miracolo attribuito alla sua intercessione, si potrà celebrare Papa Giovanni Paolo I come Santo della Chiesa. Qui il libretto della celebrazione in pdf.
CHI ERA ALBINO LUCIANI, BEATIFICAZIONE PAPA GIOVANNI PAOLO I: IL RACCONTO DELLA NIPOTE
Nel momento in cui Papa Giovanni Paolo I spirò nel suo letto in Vaticano teneva in mano dei fogli di un suo scritto del 1964 dove elogiava la virtù cardinale per lui decisiva per guidare tutte le altre: la prudenza. Su quello stava lavorando per la successiva Udienza Generale che si sarebbe tenuta il mercoledì dopo: il fondamento del suo Magistero da Pontefice appena cominciato puntava tutto sulle “Sette lampade” della vita cristiana, ovvero le virtù teologali della fede, della speranza e della carità e le quattro virtù cardinali di prudenza, giustizia, fortezza, temperanza. Citava il poeta romano Trilussa, ma anche grandi padri della Chiesa e Papi che lo avevano preceduto: come spiega “Avvenire”, il prossimo Beato Albino Luciano arrivava a chiamare in causa Dante per spingere nel cuore del suo Magistero, «carità e umiltà, che rappresenta l’essenza del cristianesimo, la virtù portata nel mondo da Cristo e l’unica che a lui porta e l’unica da cui può prendere principio ogni cammino nella Chiesa».
Giovanni Paolo I non diventa Beato per il suo Magistero, o quantomeno non solo per quello: è la sua umiltà, l’acume nel suo rapporto con Cristo, ne fa un esempio per la Chiesa nei secoli. Una “semplicità evangelica” che poi divenne propria di tutti i Pontefici che lo seguirono, da Giovanni Paolo II a Benedetto XVI fino ovviamente a Papa Francesco che oggi celebrerà la beatificazione di Giovanni Paolo I in Piazza San Pietro e con diretta video streaming mondiale. Tra il 2008 e il 2015 sono state acquisite agli atti le deposizioni extraprocessuali di 21 testimoni, con riferimento al periodo del pontificato e alla morte di Giovanni Paolo I: tra questi eccezionale importanza riveste la testimonianza di Papa Benedetto XVI, in quanto è la prima volta che un Pontefice emette una testimonianza “de visu” su un altro Papa. Alla fine di novembre scorso si è conclusa anche l’Inchiesta diocesana istruita nel 2016 nella diocesi argentina di Buenos Aires per un caso di guarigione straordinaria avvenuta per intercessione di Papa Luciani nel 2011 a favore di una bambina affetta da una grave forma di encefalopatia. La Causa si è chiusa il 5 ottobre 2021 con il voto positivo della Sessione ordinaria dei cardinali e vescovi: il 13 ottobre, dunque, il miracolo riconosciuto e sancito da Papa Francesco. «Con i nipoti era uno zio speciale, uno di quelli che tutti desiderano avere», racconta a Vatican News Amalia Luciani, nipote di Giovanni Paolo I: era l’estate del 1978 quando incontrò lo zio per l’ultima volta prima della sua partenza per il Conclave che lo avrebbe poi visto “investito” dello Spirito Santo per la nomina a Papa. Luciani le diede un passaggio in macchina da Canale d’Agordo a Belluno, dove lavorava e viveva in affitto: nel corso del viaggio, l’allora Patriarca di Venezia chiese di potersi recare a benedire la sua casa. «Ma, per motivi di tempo, lei gli rispose che sarebbe stato meglio farlo un’altra volta. “Può darsi che una prossima volta non ci sia”», ricorda ancora la nipote del futuro Beato Papa Giovanni Paolo I. Una “profezia” sul destino a cui il Signore lo stava chiamando.