Beatificazione María del Carmen Hernández Barrera: via al processo

All’Università Francisco de Vitoria di Madrid è iniziato l’Atto che dà il via alla fase diocesana del processo di beatificazione e canonizzazione di María del Carmen Hernández Barrera. Il cardinale Carlos Osoro Sierra, arcivescovo di Madrid, ha avviato il processo canonico della beatificazione dell’iniziatrice, insieme a Kiko Argüello, del Cammino Neocatecumenale. Come spiega VaticanNews, è stato prima letto il Nihil Obstat del Dicastero delle Cause dei Santi. Successivamente il cardinale, il tribunale e il postulatore hanno prestato giuramento. Si è passati poi alla lettura del Supplex libellus e alcuni decreti.



Lo stesso Kiko ha letto un messaggio del cardinale Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, non presente all’incontro. Nel testo della lettera viene auspicato che la vita di Carmen e la sua testimonianza di fede possano essere per tutti un modello di riferimento. Insieme a Kiko, conosciuto a Israele, intraprende il Cammino Neuocatecumenale diffondendolo in ben 135 Paesi.



María del Carmen Hernández Barrera, il percorso nella fede

A prendere parola è stato poi il cardinale Osoro Sierra nel suo intervento, definendo María del Carmen Hernández Barrera “Una donna carismatica, profondamente innamorata di Cristo e appassionata, tanto da poter sembrare a volte ‘politicamente non corretta’”. Il cardinale ha poi ricordato il rapporto di Carmen con San Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco. Carmen è stata descritta come una donna che aveva il coraggio della verità e della giustizia e come le sue parole. Nel Supplex libellus, la prossima beata viene descritta così: “Carmen Hernández ha dedicato tutte le sue forze per 52 anni al servizio ininterrotto dell’annuncio itinerante del Vangelo e ad essere strumento, come ‘serva inutile’, di Cristo nel rinnovamento della sua Chiesa”.



Carmen Hernández Barrera nasce a Ólvega, in provincia di Soria, nel 1930, in una famiglia cattolica con nove figli. Dopo aver intrapreso gli studi in chimica, entra nell’Istituto delle Suore Missionarie di Cristo Gesù. Va poi a studiare inglese a Londra perché ha intenzione di andare in India. Qui le sue superiori dubitano della sua idoneità ai voti perpetui. Dopo otto mesi, sente la chiamata all’evangelizzazione ma non sa quale sia il suo ruolo. Conosce poi il liturgista padre Pedro Farnés: “Imparò così che il ‘memoriale della morte e della risurrezione di Gesù Cristo’ si fa presente nell’Eucaristia e che vi si partecipa esistenzialmente, morendo e risorgendo con Lui”, ricorda Carlos Metola. Dopo la non ammissione ai voti perpetui, parte per Israele: conosce Kiko nelle baracche di Palomeras. Iniziano così a diffondere insieme il Cammino Neocatecumenale “in 135 Paesi, per un totale di circa 21.700 comunità, con un milione e mezzo di persone, in oltre 6.200 parrocchie”, come ricorda VaticanNews.