Sarà il 4 settembre 2022 la data per la cerimonia di Beatificazione di Albino Luciani, ovvero Papa Giovanni Paolo I: si tratta del sesto Pontefice del Novecento al quale è stata introdotta la Causa di Beatificazione e Canonizzazione, con già Pio X, Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II annoverati tra i Santi della Chiesa Universale.



La cerimonia sarà officiata in San Pietro da Papa Francesco nella prima domenica di settembre dopo che la Causa di Beatificazione si era aperta il 23 novembre 2003 nella diocesi di Belluno-Feltre e si è poi chiusa il 9 novembre 2017 con la proclamazione delle virtù eroiche. Lo scorso 13 ottobre 2021, con decreto sancito dal Papa, è stato riconosciuto ufficialmente il miracolo di una guarigione straordinaria attribuito all’intercessione di Giovanni Paolo I. Papa Luciani rimase in carica al Soglio Pontificio come noto per soli 33 giorni tra il 26 agosto e il 28 settembre 1978: con uno stile nuovo e “spiazzante” subito si contraddistinse, accolto poche settimane dopo in Cielo ma rimasto nel cuore di tutti i fedeli e del suo stesso successore Karol Wojtyla, che infatti scelse come nome Giovanni Paolo II proprio per proseguire l’opera del predecessore.



ECCO PERCHÈ PAPA LUCIANI SARÀ BEATO

Stando alla normativa canonica vigente si dovrà attendere l’esito di un altro processo “super miro” dopo la beatificazione per procedere alla canonizzazione: una lunga causa invece quella scattata nel 2007 ma iniziata molti anni prima, poco tempo dopo quella morte così “misteriosa” sulla quale tante vicende, complotti e “bufale” sono state narrate negli ultimi decenni. Come nota “l’Avvenire”, il 27 giugno 2008 venne incaricato come relatore della Causa padre Cristoforo Bove, mentre l’incarico per la stesura della Positio fu affidato alla dott.ssa Stefania Falasca che a partire dal 2012 venne affiancata dal sacerdote nativo di Canale d’Agordo, Davide Fiocco, teologo e docente di patrologia: «venuto a mancare il padre Bove, la Causa fu assegnata a padre Vincenzo Criscuolo, relatore generale della stessa Congregazione delle Cause dei santi, il quale proseguì il lavoro intrapreso, richiedendo gli opportuni approfondimenti e le necessarie ulteriori acquisizioni, sia per quanto concerne la parte documentale sia per la parte testimoniale. Del resto, la tardiva apertura della Causa aveva compromesso l’acquisizione di testimonianze oculari preziose, così come aveva comportato una certa dispersione del materiale documentario, per il quale si richiedeva un’accorta ricerca». Tra il 2008 e il 2015 sono state acquisite agli atti anche le deposizioni extraprocessuali di altri 21 testimoni, con riferimento ad hoc al periodo del pontificato e alla morte di Giovanni Paolo I: tra questi eccezionale importanza riveste la testimonianza di Papa Benedetto XVI, in quanto è la prima volta che un Pontefice emette una testimonianza “de visu” su un altro Papa. Alla fine di novembre del medesimo si è conclusa anche l’Inchiesta diocesana istruita nel 2016 nella diocesi argentina di Buenos Aires per un caso di guarigione straordinaria avvenuta per intercessione di Papa Luciani nel 2011 a favore di una bambina affetta da una grave forma di encefalopatia. Dopo il via libera dal Congresso dei teologi e nel processo “super miro” la Causa si è chiusa il 5 ottobre 2021 con il voto positivo della Sessione ordinaria dei cardinali e vescovi: il 13 ottobre, dunque, il miracolo riconosciuto e sancito da Papa Bergoglio.

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