“Agli inizi del 1973 il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d’America decise in collaborazione con il servizio di immigrazione e naturalizzazione degli Stati Uniti di non rilasciare più visti di ingresso ai membri dei Rolling Stones. I Rolling Stones venivano banditi per sempre dagli Stati Uniti d’America. Il fatto non venne mai reso pubblico e di certo non sbandierato durante quei giorni tumultuosi del 1972 quando la Casa Bianca di Nixon assediata d ogni parte da nemici reali e immaginari si stava adoperando con altrettanta solerzia a far espellere l’ex Beatle John Lennon”.
Fa sorridere oggi leggere queste righe che aprono il bellissimo libro del giornalista americano oggi scomparso Chet Flippo pubblicato originariamente in America nel 1989 (e finalmente in italiano da Caissa Italia Editore: It’s only rock’n’roll, Le mie avventure con the road con i Rolling Stones, 206 pagine, euro 22, traduzione di Elena Montemaggi e una postfazione di Seba Pezzani). Chi allora non c’era o giocava ancora con le figurine, fa infatti fatica a imaginare gli Stones un gruppo rock sulla lista dei sospetti e dei ricercati temuti da tutti gli uffici della polizia americana alla pari di tagliole, serial killer, terroristi, se confrontati con gli arzilli vecchietti di oggi, 80enni salutisti, che non fumano neanche più le sigarette e fanno sponsorizzare il prossimo tour del 2024 dall’associazione americana dei pensionati.
Ma erano altri tempi, quando la musica rock faceva davvero paura al sistema, al potere, perché in grado di influenzare e sovvertire tutti i giovani dai 30 anni in giù. Quello che segue in questo affascinante libro è la cronaca che l’allora inviato di Rolling Stone, Chet Flippo fece del Tour of Americas 1975 (che prevedeva anche date nel continente meridionale americano che però non si tennero) e soprattutto del caso giudiziario che per un momento fece temere che gli Stones non sarebbero più esistiti, quando Keith Richards e sua moglie Anita Pallenberg vennero trovati in possesso di pochi grammi di cocaina e eroina all’aeroporto di Toronto. Richards rischiava una condanna all’ergastolo, a riprova di quanto le autorità allora temessero questi musicisti: se la cavò con una multa e un concerto di beneficenza. Nel caso venne coinvolta l’allora moglie del primo ministro canadese Madame Trudeau (madre dell’attuale premier) che, colpa la sua giovinezza e la voglia di divertirsi, si aggregò alla band e – sembra – passò una notte folle con il silenzioso Ron Wood, cosa che fece imbestialire ancora di più le autorità canadesi.
Flippo è anche presente all’ormai leggendario concerto all’El Mocambo, un piccolo club di Toronto dove per due sere gli Stones diedero fuoco alle fiamme a differenza di una certa noia che li prendeva nei grandi stadi, oggi immortalato in un doppio splendido cd. Flippo segue gli Stones nelle prove, negli alberghi, nei trasferimenti, nelle continue sfide con polizia, politici e giornalisti. È l’altra faccia del rock’n’roll, quando ancora era qualcosa di pulsante, sovvertivo e magico, quella che a noi comuni mortali è sempre stata negata.
Altrettanto rivelatorio è il bel libro che il giornalista e scrittore italiano Riccardo Russino, considerato uno dei massimi esperti beatlesiani d’Italia, ha invece voluto dedicare a Pattie Boyd (Contesa e calpestata, sempre Caissa Italia Editore, 165 pagine, 16,50 euro), ex moglie prima di George Harrison e poi di Eric Clapton. Quello che ne trapela non è esaltante per gli appartenenti al sesso maschile, soprattutto le grandi rock star idolatrate, che nel privato e nei loro rapporti con le donne si rivelano misogini, maschilisti, senza un briciolo di rispetto per le donne e anche violenti.
Prima moglie di George Harrison, Pattie Boyd, da simbolo della swingin’ London dei 60, precipita in un abisso quando scopre che gli uomini che la circondano sono pessimi soggetti. Un episodio soltanto, fra i tanti: a cena dall’amico Ringo Starr e la moglie, con Pattie Boyd presente, Harrison davanti a tutti rivela con noncuranza di essere innamorato della moglie dell’ex batterista dei Beatles.
Ma il peggio per Pattie arriverà quando cederà alla corte serrata che le fa Eric Clapton, lasciando Harrison e sposando lui: alcolizzato all’ultimo stadio, Slowhand arriverà a picchiarla e cacciarla di casa.
Sono storie rock anche queste, che rivelano una faccia nascosta di quello che da sempre ci viene propinato come un paradiso per pochi.
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