La figura del Beato Carlo Acutis, che si celebra oggi 12 ottobre, è ancora molto viva nel milanese dove sono diversi gli eventi a lui dedicati. Recentemente il comune di Turbigo ha deciso di dedicare al Beati Acutis la sua festa patronale. Il 12 febbraio del 2020 viene autorizzata la promulgazione del decreto di un miracolo attribuito a Carlo, utile per il processo di beatificazione, conclusosi ufficialmente il 10 ottobre del 2020. Matehus, un bambino brasiliano di 6 anni, soffriva per una grave malformazione al pancreas.
Durante una benedizione, presso la chiesa brasiliana di San Sebastiano, dove era presente anche una reliquia di Carlo Acutis, il vestito del bambino si macchiò di sangue. Da quel momento il piccolo Matehus cominciò a non rimettere più gli alimenti e i liquidi, cominciando il suo processo di guarigione: come attestato da esami medici, il suo pancreas era tornato del tutto normale grazie a una guarigione definita clinicamente “duratura, completa e istantanea”. Gli altri Santi venerati il 12 ottobre sono: San Zopito Martire, San Tommaso Bullaker, San Roboaldo, Beato Pacifico da Valencia, Beato Giuseppe Gonzalez Huguet, Sant’Edisto, Sn Felice, San Cipriano, San Massimiliano di Celeia, San Serafino di Montegranaro.
Beato Carlo Acutis, la sua vita
Il Beato Carlo Acutis era il figlio primogenito di Andrea Acutis e Antonia Salzano. Carlo venne al mondo il 3 maggio del 1991 a Londra, dove la famiglia si trovava temporaneamente per motivi di lavoro. Il giovane Carlo trascorse tutta la sua infanzia a Milano. dove fu ammesso all’età di sette anni alla Prima Comunione. Era un assiduo frequentatore della Parrocchia di Santa Maria Segreta. Fu allievo alle scuole elementari e medie delle suore Marcelline, per andare a studiare poi al liceo dai padri Gesuiti. Da autodidatta si applico alle studio delle nuove tecnologie.
Infatti da qualche tempo si parla di lui come futuro patrono di internet. Carlo in vita adoperò le innovazioni tecnologiche per diffondere l’amore di Gesù e della Vergine Maria, preoccupandosi anche di aiutare gli altri. Una forma di leucemia fulminante fu l’ultima prova che lui offrì in vita al Papa e alla Chiesa. Il 12 ottobre del 2006 presso l’ospedale di San Gerardo di Monza lasciò questo mondo alla tenera età di 15 anni. Papa Francesco il 5 luglio del 2018 ne autorizzò la promulgazione del decreto di venerabilità. Le sue spoglie mortali riposano, come da sua volontà, ad Assisi, nella chiesa di Santa Maggiore.