Beatrice Antolini è una musicista a 360 gradi. Dallo scorso anno è entrata a far parte della grande famiglia di Vasco Rossi prendendo il posto di Clara Moroni, l’unica donna in una band prettamente maschile. Otre ad aver colpito tutti per la propria bellezza, sul paco del Vasco Non Stop live Tour 2018 che ha visto il suo debutto, la Antolini ha toccato con mano l’affetto del popolo del Komandante che anche quest’anno, durante le sei splendide giornate di San Siro che hanno regalato a Vasco Rossi l’ennesimo record permettendogli di diventare il primo artista ad aver cantato consecutivamente per sei giorni nello stadio milanese, ha accolto con entusiasmo il ritorno della musicista. Beatrice Antolini, infatti, è molto più che una semplice musicista essendo una polistrumentista, cantautrice e produttrice discografica italiana che, grazie a Vasco, sta facendo conoscere il proprio talento artistico ad una folla immensa.
BEATRICE ANTOLIN: “LA SUA MUSICA E’ LIBERA E SINCERA”
Suonare per Vasco Rossi rappresenta la realizzazione di un sogno per Beatrice Antolin che, da bambina, cantava tutte le canzoni del rocker emiliano di cui, oggi, apprezza la libertà e la spontaneità con cui riesce ad esprimersi attraverso le canzoni: “Lui fa la sua musica, libera e sincera, spontanea, senza schemi e generi: facciamo un po’ la stessa cosa, anche se di tipo diverso”, ha dichiarato a Lettera Donna. Come tutti, pur amando tutte le canzoni di Vasco, anche Beatrice ha le sue preferite: “Una che mi fa piangere è Va bene, va bene così, poi mi piace molto Fegato, fegato spappolato: infatti sono molto felice che venga proposta durante il tour. Poi vabbè, nella discografia di Vasco ci sono capolavori assoluti come Sally oppure E… Ma mi piacciono quasi tutte le sue canzoni”, si legge sempre su Lettera Donna.
BEATRICE ANTOLIN: “VASCO ROSSI MI HA DATO FIDUCIA”
Alla voce di Beatrice Antolin, Vasco Rossi ha affidato l’interludio dei suoi live. Una grande responsabilità che la musicista ha saputo cogliere al volo rispondendo alla fiducia che Vasco ha riposto in lei. E’ nato così I’m the pilot, brano scritto, prodotto e arrangiato dalla stessa Beatrice. «La storia di Pilot è molto particolare» racconta Beatrice Antolini come si legge su Rolling Stone. «Ringrazio ancora Vasco per la fiducia che mi ha accordato, dandomi la possibilità di portare il mio contributo all’Interludio con una mia composizione. Così è nato Pilot, da una idea che non avevo ritenuta adatta al mio ultimo album L’AB, ma che invece era molto adatto a quel momento più riflessivo dell’interludio, e il testo pieno di speranza e positività sul prendere le redini della propria esistenza mi sembrava adatto a uno stadio.»