«Entro nel Pd. E altri mi seguiranno», così ha spiegato Beatrice Lorenzin intervistata da Sky Tg24 dopo l’annuncio fatto via social dalla ex Ministro della Salute sotto il Governo Renzi-Gentiloni. «Io sono alleata con il Pd dal 2013, ho fatto una lunga esperienza, anche alle ultime amministrative, un percorso non facile ma la decisione mi ha visto convinta perché proprio in questa fase si apre uno spazio importante», ha spiegato a La Repubblica la stessa ex leader di Civica Popolare, aggiungendo poi «molto importate che questa cosa sia seguita nei territori e che si comprenda che per i moderati c’è un campo aperto nel Pd, una colonna per costruire una serie di alleanze per una campo normalizzato della politica rispettando i bisogni delle persone». Per la Lorenzin, che ha rifiutato il partito di Renzi per poter fare fronte maggiormente comune contro il “nemico Salvini”, si tratta dell’ottavo partito in 23 anni di lunga carriera politica. Nel 1996 la Lorenzin era giovanissima in Forza Italia, poi nel Popolo della Libertà nel 2008 fino alla scissione assieme ad Alfano nel 2013, fondando il Nuovo Centrodestra: nel 2014 è candidata alle Europee assieme all’Unione di Centro, mentre nel 2017 fonda Alternativa Popolare che diventa pochi mesi dopo “Civica Popolare” in appoggio al Pd di Renzi. Poi oggi l’ultima “giravolta” con la quale si è attirata non poche critiche sul web e da diversi ex colleghi nell’area di Centrodestra. (agg. di Niccolò Magnani)



“NO A RENZI PER COMBATTERE SALVINI”

Beatrice Lorenzin entra nel Pd: dopo Nuovo Centrodestra e Civica Popolare, l’ex ministro della Salute ha annunciato oggi il passaggio al partito guidato da Nicola Zingaretti. Una scelta effettuata dopo il no a Matteo Renzi e al suo nuovo Italia Viva, una decisione spiegata così dall’ex esponente di Forza Italia: «Il Pd è l’unico partito in grado di arginare e contrastare la deriva plebiscitaria e illiberale della Lega di Matteo Salvini. Ora dobbiamo lavorare tutti uniti sull’agenda del Governo Conte 2 per dare risposte ai bisogni degli Italiani senza slogan ma con fatti concreti». La priorità è contrastare dunque la deriva plebiscitaria e sovranista del Carroccio di Matteo Salvini, con il Partito Democratico che rappresenta l’unico partito in grado di rispondere ai bisogni della gente. Poi una battuta sul no a Renzi: «La dimensione pluralista del Pd può crescere e aprirsi ancor di più alla società».



LORENZIN ENTRA NEL PD, ZINGARETTI: “PARTITO PIU’ FORTE”

A dare il benvenuto a Beatrice Lorenzin è stato il segretario Nicola Zingaretti, che si è detto «molto contento della sua iscrizione», sottolineando come l’ex ministro provenga e rappresenti «culture politiche moderate e riformiste. Una scelta che fa del Pd un partito sempre più forte, plurale, aperto e inclusivo». L’ingresso nei dem della Lorenzin è stato applaudito anche da Graziano Delrio, con il capogruppo alla Camera che ha evidenziato: «Il Pd è la casa accogliente dei riformismi e di tutte le esperienze e le persone che hanno a cuore il servizio al Paese». Non mancano le polemiche per il suo nuovo cambio di casacca, tra chi ricorda il passato in Forza Italia e chi invece la accusa di “poltronismo”, così come gli attacchi del mondo No Vax: «Abbiamo bisogno di altri 24 vaccini obbligatori, le case farmaceutiche ti ringraziano», le parole riportate da La Stampa.

Leggi anche

DIETRO LE QUINTE/ Se Prodi e Monti "catturano" Fitto (per conto di Mattarella)