A poco meno di una settimana dall’inizio dell’attesissima edizione 2024 del Grande Fratello, Beatrice Luzzi – tra le protagoniste più apprezzate della scorsa edizione, considerata dai fan la vera e propria vincitrice morale – ha rotto il silenzio con Novella 2000 sulla sua partecipazione che la vedrà nelle rinnovate (ed inedite) vesti di opinionista al fianco dell’amatissima Cesara Buonamici; mentre fino alla scorsa settimana era impegnata in quel di Venezia dove l’abbiamo vista nel ruolo di testimonial del premio Sorriso Diverso Venezia Award.



Partendo proprio dal festival veneziano, nella sua intervista per Novella Beatrice Luzzi si dice grata di essere stata scelta “come testimonial di un premio molto bello che va a premiare un film italiano e uno straniero” che fanno dell’impegno sociale la loro ragion d’essere; ma di contro – forse con una certa nota di amarezza – ricorda anche che “il cinema italiano non mi ha mai dato nessuna possibilità” tanto che ad oggi non le è mai capitato neppure di prender parte ad “un provino”.



E dal cinema si passa subito al Grande Fratello e soffermandosi un attimo sulla nuova opportunità che le ha concesso Signorini si dice molto più a suo agio nel ruolo di opinionista che in quello di concorrente e promette – nella speranza di “esserne all’altezza” – di “rimanere neutrale, non dare giudizi sul giusto o sbagliato [e] di aiutare gli inquilini a rendersi più consapevoli”; ma soprattutto per lei l’aspetto più importante sarà “essere me stessa, divertirmi, divertire [e] commuovermi“.

Il bilancio dell’esperienza di Beatrice Luzzi nella casa del Grande Fratello: “Sconvolta che nessuno mi abbia mai difesa”

Tornando indietro nel tempo fino all’edizione scorsa del GF, Beatrice Luzzi ci tiene – innanzitutto – a dirsi “sorpresa” dell’affetto ricevuto dai fan e scoperto solamente “quando sono ritornata alla mia vita” e ha avuto modo di leggere tutti gli articoli e le opinioni espresse sul web sia dalla stampa di settore, che dagli altri vip e – soprattutto – dalle persone comuni; mentre l’esperienza in generale la giudica sicuramente “bellissima, ma anche straniante” e ragionando sugli aspetti che l’hanno lasciata più interdetta punta il dito – dicendosi “davvero sconvolta” – su chi “non si [è] mai alzato in mia difesa neanche di fronte a insulti davvero gravi”.



Ma dall’esperienza nella casa al rapporto con Giuseppe Garibaldi il passo è brevissimo e la primissima cosa che Beatrice Luzzi ci tiene a mettere in chiaro è che “tra noi c’è grande supporto e affetto, ma non siamo fidanzati” perché – ricordando che “non siamo attori (..) che seguono una sceneggiatura” – dopo l’uscita dalla casa più spiata in Italia si sono presi il “tempo fisiologico necessario a capire le nostre responsabilità, priorità e prospettive” capendo (purtroppo) che “sono distanti dalla possibilità di creare un rapporto che vada oltre l’amicizia“.

Insomma, nessuna “ambiguità” (come molti hanno commentato in questi mesi) tra Beatrice Luzzi e Garibaldi, ma lo stesso non si può certo dire per Vittorio Menozzi con il quale – ricorda – “l’amicizia ha cominciato a vacillare quando sono tornata dopo la morte di mio padre” perché quella stessa sera, mentre la sua famiglia tumulava il padre, “andai a dormire presto per essere (..) vicino alla mia faglia” e nonostante confessò tutto “a Vittorio, lui durante la notte iniziò a fare un baccano tremendo“.