Beatrice Segreti, la “regina” di Onlyfans mascherata, si racconta a Generazione Z: la ragazza ha parlato di come la sua vita è cambiata dopo il suo ingresso della piattaforma, in cui pubblica contenuti a luci rosse sempre più apprezzati. “Ora sono me stessa. Non mi vergogno, anzi vado fiera di ciò che faccio”, ha ammesso. Una scelta che non deriva dal bisogno di soldi, anche se i guadagni sono buoni. “Un artista è chiunque sappia usare il suo corpo, anche come lo uso io è un’espressione del mio essere”.
Il rapporto con il corpo, fino a poco tempo fa, però era diverso. “Da adolescente mi sentivo un maschiaccio, tanto che mi mettevo lo scotch sul seno. È stato un periodo in cui ho toccato il fondo perché non mi piacevo, non mi sentivo donna e non mi prendevo cura di me stessa. Non ho mai avuto incertezze con la mia identità di genere, ma ero in contrasto con la mia femminilità e volevo togliermela di dosso”, ha ricordato. Anche con i primi amori è stato difficile, poi però qualcosa è cambiato. “Ho capito che l’unica artefice della mia felicità sono io. Mia nonna è stata fondamentale. Mi ha aiutato a volermi bene”.
Beatrice Segreti: “Su Onlyfans mascherata sono me stessa”. Il rapporto con la mamma
La scelta di approdare su Onlyfans di Beatrice Segreti, tuttavia, non è stata ben accettata dalla mamma Sonia, che non le parla più da quando lo ha scoperto. “Ha visto un video e si è subito allontanata da me. Prima avevamo un rapporto bellissimo, io sono figlia unica. La sua reazione è dettata dal fatto che forse si è soffermata sull’esplicito e sul superficiale del lavoro, senza pensare al fatto che mi rende felice e mi lascia esprimere al 100%. Io l’ho cercata diverse volte, ma non risponde. Ha bisogno dei suoi tempi per metabolizzare, confido nel fatto che tornerà da me perché sono sua figlia”.
Il nuovo lavoro della ragazza, come raccontato a Generazione Z, tra l’altro, è anche una conseguenza di quella che è stata la sua crescita. “La forzatura in passato è stata assecondare mia mamma che mi voleva dottoressa in Economia Aziendale. Le ho dato una grande soddisfazione. Ora però mi sento libera e faccio ciò che voglio. Dopo l’Università i miei genitori volevano che continuassi con il loro disegno e l’ho fatto. Poi ho ripreso la mia indipendenza e adesso si tratta di me. Devono lasciarmi andare, non chiedo loro nulla”, ha concluso.