Beatrice Venezi, nota direttrice d’orchestra, è stata ospite ieri sera del programma di Rete 4, Quarta Repubblica, raccontando la contestazione subita in Francia negli scorsi giorni: “Ho subito il pregiudizio di una parte dei francesi verso il governo italiano, l’ho subita sulla mia pelle, e voglio raccontare perchè. Io ho lavorato tante volte in Francia, è un Paese che amo molto e con cui ho un rapporto di collaborazione molto stretto, ma quello che mi è successo a Limoges è stato davvero particolare”. Quindi Beatrice Venezi ha proseguito: “Io non sono andata lì non per fare un comizio politico, ma esclusivamente per il mio lavoro, stavo dirigendo un’opera italiana e qualche giorno prima è uscito questo articolo di giornale in cui veniva riportata la domanda al sovrintendente al teatro sul perchè fosse stata messa una persona vicina all’estrema destra a capo di questa produzione”.



“Nel testo – ha continuato – veniva riportato il fatto che io fossi un consigliere anche se io non ho un ruolo politico ma tecnico nella musica, e si faceva questa domanda. Questo un po’ mi ha dato fastidio perchè come spesso accade dai media francesi il governo italiano veniva descritto come di estrema destra e non come democraticamente eletto e questa è una costante, devo dire la verità”.



BEATRICE VENEZI: “HANNO CANTATO BELLA CIAO…”

Poi Beatrice Venezi ha proseguito: “Durante la seconda rappresentazione sono venute alcune persone cantando Bella Ciao e contestando, c’è stata una cosa folkloristica e mi ha fatto tenerezza. Per me la Francia è stata sempre il Paese della libertè. In un teatro che è un luogo dove si difende l’arte e la cultura, questa cosa mi ha colpito”.

Ma quindi cosa sta succedendo in Francia? “Ci sono aree politiche differenti, Limoges è un’area storicamente legata alla sinistra quindi li si è forse acuita in maniera importante la questione, forse stanno spostando l’attenzione rispetto ai problemi del momento. E forse ci sono dei francesi che devono ancora metabolizzare la sconfitta di Giulio Cesare”.