BOCCIA SANGIULIANO, SI APRE IL FRONTE BEATRICE VENEZI
Si apre un nuovo fronte nel caso Boccia Sangiuliano: anche Beatrice Venezi sta valutando di sporgere denuncia. La musicista, che è anche consigliera del ministero della Cultura, era stata tirata in ballo da Maria Rosaria Boccia durante la sua intervista ai microfoni di “In Onda” su La7, in cui ha spiegato che Venezi è consigliera per la musica «ben retribuita», facendo riferimento a una retribuzione di 20-30mila euro e segnalando che la sua esibizione prevista per il G7 della Cultura prevede un cachet.
La musicista in una nota conferma di aver affidato ai suoi legali l’incarico di valutare se e quali azioni intraprendere per difendere la sua reputazione professionale, alla luce di tutte le «informazioni strumentali e non corrispondenti al vero». Quella dell’imprenditrice di Pompei è stata un’accusa di conflitto di interessi nei confronti di Venezi, citata come esempio da Boccia per dimostrare che tutti i consiglieri «hanno un conflitto di interesse».
A proposito di Venezi, aveva spiegato che, mentre la sua nomina era senza retribuzione, per la direttrice d’orchestra è prevista la retribuzione sopracitata, «fa concerti privati retribuiti e non ultimo il 19 si esibirà per il G7 e poi il ministero le riconosce un cachet. E poi c’è il conflitto di interessi c’è con me?».
LA REPLICA DI MARIA ROSARIA BOCCIA A GIORGIA MELONI
Beatrice Venezi era entrata nell’orbita della politica da tempo: La Stampa segnala che il presidente del Senato Ignazio La Russa è un estimatore della musicista, inoltre il nome era circolato come possibile sovrintendente di alcuni teatri lirici prestigiosi, come nel caso del Massimo di Palermo e della Fenice di Venezia. Ora dovrebbe dirigere il concerto al G7 della Cultura a Pompei, ma comunque il dossier dell’evento è finito sul tavolo del nuovo ministro della Cultura, Alessandro Giuli.
A proposito di donne, se Beatrice Venezi è pronta all’attacco, la premier Giorgia Meloni ha già provveduto, ma a parole, criticando il comportamento dell’imprenditrice che ha fatto scoppiare il caso Sangiuliano. «Ciò che vedo è una donna pronta allo scontro», ha scritto Boccia in un post in cui replica a distanza alla premier, la quale da Cernobbio aveva dichiarato di avere una idea «diametralmente opposta» delle donne.