Il nuovo Dpcm di Giuseppe Conte? Un inutile sopruso se il premier non svela i contagi ai ristoranti e a scuola. Ad attaccare il presidente del Consiglio è Franco Bechis, direttore de Il Tempo. Il concetto è semplice: visto che sta prendendo decisioni molto difficili, Conte “ha il dovere di motivare con dati pubblicati e chiari” i provvedimenti presi, per i quali bar e ristoranti chiudono alle ore 18. Se il Governo ha optato per la chiusura anticipata di locali, cinema, teatri e palestre, deve evidentemente averlo fatto sulla base di dati che però non sono noti. Lo stesso vale per le scuole, anche se in questo caso è intervenuta la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina a rassicurare. “La sensazione diffusa è che il primo focolaio sia proprio quello della scuola”, spiega Franco Bechis. Però si dice altro, ma intanto si decide di reintrodurre la didattica a distanza per le scuole superiori dal 27 ottobre.
BECHIS VS CONTE “NUOVO DPCM? RIMBORSI IMPRENDITORI”
“Senza quei dati la chiusura di bar e ristoranti come di cinema e teatri è solo un sopruso compiuto da un esecutivo che si muove a tentoni, provandole a casaccio e varando un nuovo dpcm ogni settimana”. Questo l’attacco di Franco Bechis al Governo e nello specifico al premier Giuseppe Conte. L’unica buona notizia dopo il nuovo Dpcm è per il direttore de Il Tempo l’intenzione di ristorare queste attività con degli indennizzi a fondo perduto. “Ballano però le cifre, e bisogna conoscerle per giudicarle”. Per il giornalista, però, l’esecutivo ha un altro dovere: “Risarcire totalmente gli investimenti da loro fatti per mettersi in regola con i protocolli di sicurezza a cui sono stati obbligati per riaprire”. Questo perché con il nuovo Dpcm il premier “di fatto ammette di avere costretto tutti a indebitarsi per trasformare i locali con regole che erano del tutto inefficaci, visto che oggi li si chiude per fermare la curva dei contagi”. Di conseguenza, Bechis ritiene che debba rimborsare quelle spese ed eventualmente rivalersi sugli esperti.