Dopo aver scoperto le usanze per la Befana e le tradizioni per l’Epifania in Italia e in giro per il mondo, è il momento di andare a conoscere quali sono gli “usi culinari” in Italia in occasione di questa ricorrenza. A seconda delle varie Regioni, infatti, è possibile trovare dei piatti tipici che vengono sfornati proprio in occasione del 6 gennaio.



Iniziamo il nostro giro parlandovi della tradizione registrata a Cuneo, in Piemonte, dove ogni anno arriva il momento della Fugassa d’la Befana: si tratta di una focaccia dolce che ricorda da vicino un pan brioche arricchito con canditi. In Toscana troviamo diverse pietanze d’eccezione, impossibile non pensare ai cavallucci di Siena, che sono dei biscotti con miele, zucchero, farina, noci, spezie e canditi raffinati. Sempre legati alla Toscana troviamo i befanini, dolci molto diffusi a Livorno e Pisa. In Abruzzo, più precisamente nel Teramano, sono ormai usanza accertata i pepatelli, dolci caratterizzati dalla presenza del pepe nell’impasto. (Aggiornamento di MB)



BEFANA E TRADIZIONI EPIFANIA: LE USANZE IN ITALIA E NEL RESTO DEL MONDO

Continuiamo il nostro viaggio nella storia della Befana e delle tradizioni dell’Epifania. Vi abbiamo raccontato le usanze nostrane, ma attenzione anche ai costumi nel resto del mondo. A differenza di quanto accade in Italia, in diversi Paesi la figura della Befana è sostituita da quella dei Re Magi. Pensiamo a quanto accade in Spagna, dove sono loro tre a portare i doni ai più piccoli. Da qui l’usanza di lasciare sulla porta dell’acqua, destinati ai cammelli assetati.

Tra le tradizioni della Befana più carine non possiamo non citare quanto avviene in Francia. Oltralpe infatti è uso preparare la tradizionale torta Galette des Rois, all’interno della quale viene inserita una fava. Cambio di nome in Islanda: non si festeggia l’Epifania ma il Tredicesimo. Perché? Molto semplice: sono i tredici giorni trascorsi dal giorno di Natale. In Messico c’è una tradizione legata al cibo: è infatti prevista la preparazione del dolce Rosca De Reyes, una ciambella con frutta candita e caramellata. (Aggiornamento di MB)



BEFANA E TRADIZIONI EPIFANIA, LA STORIA

Al significato religioso dell’Epifaniatradizioni che vanno a creare l’immaginario della Befana. La storia della vecchietta che la notte tra il 5 e il 6 gennaio monta in sella alla sua scopa e porta dolciumi ai bimbi buoni e carbone a quelli cattivi sarà forse meno popolare di Babbo Natale, ma non c’è dubbio che nelle prossime ore milioni di piccoli (e perché no? Anche adulti!) appenderanno una calza nella speranza che la Befana si ricordi di loro. Ma da dove trae origine la sua figura? Bisogna risalire ad ancora prima del cattolicesimo, più precisamente ad un rito pagano, per scoprire da dove viene la Befana. Sembra infatti che questa signora che svolazza “di notte con le scarpe tutte rotte” sia ciò che resta in eredità di alcuni riti propiziatori di matrice pagana legata ai cicli dell’agricoltura. I Romani fecero proprie queste tradizioni celebrando l’interregno temporale tra il solstizio invernale e la ricorrenza del Sol Invictus. Tutto è legato alla morte e rinascita della natura mediante Madre Natura: la celebrazione di questo fenomeno si celebrava la dodicesima notte dopo il solstizio invernale. I Romani erano convinti che in queste dodici notti delle figure femminili sorvolassero i campi coltivati per propiziare la fertilità dei futuri raccolti. Da qui deriva il mito della Befana che monta una scopa e vola la notte dell’Epifania…

BEFANA E TRADIZIONI EPIFANIA: STORIA DELLA VECCHINA CHE PORTA DOLCI O CARBONE

Proprio a quest’idea di rigenerazione della natura si associa con ogni probabilità anche la tradizione in voga in molte parti d’Italia che prevede di bruciare un fantoccio dalle sembianze di una strega il giorno dell’Epifania. Guai però a pensare che la Befana sia una strega: per quanto questo convincimento sia largamente diffuso, la Befana è infatti la rappresentazione di una vecchina buona e affettuosa, che non a caso rappresenta la purificazione delle case e delle anime. Sempre legata al ruolo della Befana è un racconto tradizionale che vuole come i Re Magi, Baldassarre, Gaspare e Melchiorre, incapaci di trovare la strada che porta a Betlemme, avessero chiesto indicazioni ad una vecchietta incontrata lungo il percorso. Quest’ultima, sebbene in un primo momento si fosse rifiutata di accompagnarli, poco dopo si sarebbe pentita del suo diniego e avrebbe iniziato a cercare i tre Re Magi di casa in casa, donando dolci ai bambini incontrati nelle abitazioni, nella speranza che uno di loro fosse proprio quel Gesù Bambino cercato dai Re Magi. Da allora, ogni anno, la Befana porterebbe dolciumi e doni ai bimbi per rimediare al suo stesso errore.