Attraverso un “buco temporale” apertosi improvvisamente nelle acque della baia di Oslo, incominciano ad arrivare migliaia di immigrati che invadono a poco a poco la città norvegese. Sono recuperati a mare e sono ammassati a fatica nelle strutture di accoglienza. L’efficiente welfare scandinavo mostra la corda, come una Lampedusa qualsiasi. Molti servizi comuni – come l’energia elettrica – incominciano  a scarseggiare e il malcontento e la protesta si diffondono tra i cittadini “contemporanei”.



Beforeigners è un’originale serie tv norvegese prodotta per HBO. I sei episodi della prima stagione sono disponibili dal 20 gennaio sulla piattaforma RaiPlay. E anche questa è una novità positiva, che vede per la prima volta la piattaforma della TV pubblica con un’offerta in esclusiva in streaming.

Le immagini che fanno da sfondo in Beforeigners sono per noi scene molto comuni, frequenti nei nostri telegiornali serali, ma con una differenza sostanziale e inimmaginabile: gli immigrati sono “temporali”, cioè profughi in viaggio attraverso il tempo. Più precisamente costretti a scappare dal loro tempo. Sono uomini preistorici, noreni, vichinghi, bohémiens dell’Ottocento. Spesso parlano una lingua arcaica che i norvegesi di oggi neanche comprendono. Come accade tra le normali etnie di immigrati si combattono tra di loro. Allo stesso identico modo le condizioni di marginalità in cui sono tenuti alimentano attività criminali di ogni tipo.



Adorano divinità che fino a oggi si pensava appartenessero solo alle leggende del passato. Conservano gli usi e costumi dell’epoca da cui provengono. Hanno ricordi confusi del loro passato e dei motivi della loro fuga. Ma di tanto in tanto nella loro mente riaffiorano i motivi reali, e questo riapre vecchi conflitti e accende scontri che i contemporanei stentano a capire.

La storia raccontata in Beforeigners prende spunto da un’indagine apparentemente destinata a rimane senza risposta. Ma una strana coppia di poliziotti, indagando sull’assassinio di una ragazza ritrovata sulla spiaggia, ricostruisce i reali motivi del delitto. I due sono anch’essi vittime di questo nuovo contesto. Laars Haaland è un agente sull’orlo di una grave crisi depressiva dopo che la moglie è andata a vivere con un immigrato. Alfhildr invece è una guerriera vichinga assunta da poco, che viene esibita dal capo della polizia come simbolo di integrazione.



La prima stagione di Beforeigners ha avuto un enorme successo in Norvegia. Il cast è costituito da molti attori scandinavi e si ispira al successo di Vikings, la serie canadese di Michael Hirst che ha rilanciato sul piano internazionale la cultura e la storia dei popoli nordeuropei che hanno dominato l’Europa a cavallo dell’anno mille. Ma Beforeigners si distingue molto dagli altri numerosi spin-off nati in questi anni, perché affronta in modo assai originale il tema dell’immigrazione, l’impatto derivante nelle società evolute dalla scelta di voler integrare rispettando le culture di origine, i conflitti e gli innumerevoli luoghi comuni, che a tratti, soprattutto quando si prende in giro il nostro “perbenismo”, fanno anche sorridere.