La Banca europea per gli investimenti (BEI) ha approvato il piano per il finanziamento della difesa dell’Ue. L’obiettivo, come riportato da Ansa, è quello di dare una spinta ai finanziamenti dedicati alla sicurezza dell’Europa e dei suoi cittadini. Ciò sarà fatto attraverso l’aggiornamento della definizione “dei beni e delle infrastrutture a duplice uso”, ovvero militare e civile, che sono reputati “ammissibili” alle linee di credito dedicate. La lista dunque verrà ampliata rispetto a quella delle normative attuali, che sono molto stringenti.
L’iniziativa, che sarà immediata, è stata annunciata dalla presidentessa Nadia Calviño nel corso dell’ultima riunione dei ministri delle finanze (ECOFIN). “Stiamo intensificando il sostegno all’industria della sicurezza e della difesa, rafforzando gli investimenti che servono a mantenere l’Europa e i suoi cittadini al sicuro, salvaguardando al tempo stesso la capacità di finanziamento del Gruppo BEI”, queste le sue parole. Le idee illustrate hanno ricevuto ampio sostegno da parte dei rappresentanti dei diversi Paesi dell’Ue.
Il nuovo piano di finanziamento per la difesa dell’Ue annunciato dalla BEI
L’impegno previsto dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) col nuovo piano di finanziamento della difesa dell’Ue è di 4,5 miliardi di euro. Essi serviranno a facilitare l’assegnazione di fondi a coloro che creeranno “progetti capaci di proteggere i cittadini”. I settori di sviluppo sono diversi: da quello prettamente militare all’informativa, con uno sguardo indirizzato al futuro e al rinnovamento per “un’Europa sicura, resiliente e innovativa”.
Tra le novità del piano c’è anche il fatto che verrà rimosso il requisito relativo alla provenienza dall’uso civile di almeno il 50% dei proventi attesi per i progetti a duplice uso. Le linee di credito accessibili saranno dunque molte di più, anche ad parte di imprese di piccole dimensioni e di startup interessate a proporre i loro progetti. Gli interessati a partire dal mese incorso potranno far riferimento allo sportello unico dell’Ufficio per la Sicurezza e la Difesa per accedere ai finanziamenti.