Si aggrava ulteriormente il bilancio delle vittime a Beirut, in Libano, dopo la tremenda esplosione di tre giorni fa. Ad oggi sono 149 i morti provocati dalla deflagrazione al porto, con l’aggiunta di 5mila feriti e di circa 300mila persone sfollate, rimaste senza casa. Le autorità hanno deciso di arrestare il direttore del porto nell’ambito dell’inchiesta susseguita all’esplosione, e Hassan Qureitem è stato così fermato dalla polizia militare dell’esercito libanese, dopo un interrogatorio sotto la supervisione del procuratore al momento a capo delle indagini. Si tratta del 17esimo arresto da quando è avvenuta l’esplosione, visto che nei giorni scorsi erano già finiti in manette 16 membri del personale portuale (tutti impiegati), così come riferisce l’agenzia Ansa. Nel frattempo monta la rabbia a Beirut da parte dei cittadini, visto che, a quanto sembra, l’esplosione si sarebbe potuta evitare, se solo i composti chimici stoccati in un magazzino (nitrato di ammonio) fossero stati trasferiti e messi in sicurezza. Numerosi coloro che sono scesi in piazza per esternare la propria rabbia, e le forze dell’ordine hanno lanciato gas lacrimogeni per disperdere la folla; di contro, i manifestanti hanno preso di mira i negozi e lanciato pietre contro gli agenti. Domani, prevista altra grande manifestazione contro il governo.



BEIRUT, ESPLOSIONE IN LIBANO: FRA LE VITTIME ANCHE UNBA 92ENNE ITALIANA

E fra le vittime è emersa anche la notizia di una donna italiana di 92 anni, come riferito da fonti della Farnesina, mentre i nostri compaesani rimasti feriti sarebbero una decina. L’Italia ha mostrato subito solidarietà al popolo libanese: “Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte – le parole diffuse da una nota – ha avuto oggi (ieri ndr) una conversazione telefonica con il Primo Ministro libanese, Hassan Diab. Nel corso del colloquio Conte ha espresso profonda solidarietà del governo italiano per la tragica esplosione avvenuta a Beirut lo scorso 4 agosto. Nell’assicurare l’incondizionato sostegno italiano alle Autorità e al popolo libanesi in questa dolorosa circostanza, il presidente ha confermato che l’Italia ha già provveduto all’invio di personale e materiali – tramite un’azione concertata tra Protezione Civile, Ministero degli Affari Esteri e della Difesa – ed è pronta a fornire ogni ulteriore assistenza richiesta”.

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