Belen Rodriguez a cuore aperto: “Ecco come è andato il sequestro in Argentina”
Belen Rodriguez, nota a tutti per copertine, collaborazioni di lusso e un grande successo sul lavoro, ha alle spalle un passato difficile che comincia nella sua Argentina. Al Corriere della Sera racconta che la gente non aveva da mangiare: “Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie“. Un giorno, è toccato anche alla sua di famiglia, che nel frattempo dopo la crisi economica si era trasferita in campagna: “Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa“.
I malviventi rubano tutto, “Dalle tazzine di caffè alle forchette. Dalla televisione alle lenzuola. Vestiti, scarpe, mutande, il mio book fotografico da modella”. Una cosa, però, Belen riesce a salvarla: “Con lo stipendio del volantinaggio avevo comprato un paio di stivali a rate. Neri, con le borchie, il mio orgoglio. Così, mentre loro saccheggiano casa, io, con le mani legate, riesco a spostarmi e a prendere gli stivaletti per nasconderli nella fessura del divano letto”. Belen Rodriguez, il giorno del sequestro in casa, viene presa da parte dai malviventi: “Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro”. Momenti di paura, di sconforto, ma nessuno si fa male: “Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi. Decido di andarmene. Vengo in Italia con un contratto di modella”.
Belen Rodriguez: “La mia nuova vita in Italia”
In Argentina, racconta Belen Rodriguez, “Avevo posato in costume per un giornale, e quando la chiesa era venuta a saperlo, ci aveva scomunicato. Liberazione. Vedevo tanto fanatismo nei divieti e negli obblighi come quello di donare il dieci per cento dello stipendio, cosa che mio padre faceva”. In Italia la prima tappa è “Riccione. Eravamo in otto ragazze senza permesso di soggiorno, istruite su cosa dire in caso di fermo. Una più bella dell’altra, i poliziotti ci fermano subito: “Motivo del viaggio?” domandano. “Una festa”. Ci avevano detto di rispondere che dovevamo andare a una festa. Bloccate in aeroporto per 48 ore. Io riesco a fare una doccia con una monetina regalatami da una signora gentile. Arriviamo a Riccione e scopriamo che il nostro lavoro non è di modelle bensì di ragazze immagine. Noi che avevamo immaginato passerelle, foto, ci ritroviamo nei locali a ballare sui cubi“.
Belen Rodriguez, però, non si arrende, come racconta al Corriere della Sera: “Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione”. Con i primi guadagni, alla famiglia, ha regalato “La casa. Una casa nel posto dei ricchi, con sicurezza h 24 e cancelli”. Adesso, i genitori, vivono con lei in Italia: “Oggi che loro sono qui, in Italia, è come essere tornati indietro nel tempo. Domani mio padre arriva a Napoli per costruire una casa sull’albero a Santiago. Da settimane guarda tutorial su You Tube”.
Belen Rodriguez: “Perché ho scelto Le Iene”
Da qualche tempo, Belen Rodriguez ha iniziato una nuova avventura a Le Iene: “Ho ossessionato Davide Parenti, telefonate su telefonate. A un certo punto, per dissuadermi, lui dice: “Se prendo te, il programma diventa un’altra cosa, tu sei una star “”. Lei, però, non si è arresa: “Il contrario. “Non sono una star, dico, tu devi incontrarmi, arrivo”. E sono andata”. E perché, proprio Le Iene? “È il miglior programma della televisione italiana. Il più innovativo, il più coraggioso”.