Stop ai migranti maschi da soli: questo il nuovo indirizzo del governo di sinistra del Belgio. Il segretario di Stato per l’Asilo e la Migrazione, Nicole de Moor, ha infatti annunciato di non ricevere nei centri di accoglienza federali i richiedenti asilo soli e di sesso maschile. “L’elevato numero di richiedenti asilo arrivati nel nostro Paese negli ultimi due anni continua a mettere a dura prova la rete di accoglienza. Stiamo continuando ad aprire nuovi centri, ma l’anno scorso tutti hanno visto quanto sia difficile creare posti di accoglienza. Voglio assolutamente evitare che i bambini finiscano per strada”, le sue parole nella serata di martedì.
La mossa del Belgio contro l’immigrazione
L’obiettivo del governo rosso del Belgio è quello di riservare i posti disponibili a famiglie e minori in vista dell’inverno. L’annuncio di de Moor ha scatenato la veemente reazione delle Ong: “Mentre i bambini e le donne devono ovviamente ricevere un’accoglienza degna di questo nome, lo Stato federale deve rispettare i suoi obblighi nei confronti di tutti i richiedenti asilo. Questa opzione non è accettabile”, ha sottolineato Georges Gilkinet, del partito ecologista, all’agenzia belga. Netta la posizione di Sotieta Ngo, direttrice del Coordinamento delle iniziative per i rifugiati e gli stranirei (Ciré). “Si formalizza una prassi che è in vigore già da due anni. E’ una scelta intollerabile”. Ferma condanna anche da Medici senza frontiere. Ma l’esecutivo non si è scomposto, anzi: de Moor ha ribadito che la decisione è necessaria di fronte all’aumento delle domande d’asilo, che secondo gli ultimi dati ad agosto ancora non concluso, hanno sfiorato quota tremila.