Marco Belinelli è una di quelle persone che non gira intorno alla questione, ma va dritto al punto, come ha fatto in una recente intervista a Il Corriere della Sera. Al microfono del noto quotidiano ha specificato: “Capisco perché se sei afroamericano hai paura della polizia. Ci nasci con questa paura e noi bianchi questo non possiamo capirlo”. Scende poi nel dettaglio parlando di alcuni suoi colleghi anche se senza fare il nome: “Alcuni cestisti mi hanno raccontato episodi per i quali sono stati protagonisti solo per il colore della loro pelle ed essere stelle del basket non li ha aiutati”. Si torna poi a parlare di George Floyd: “Tutto il mondo si è giustamente inginocchiato. Un poliziotto che spara nel Wisconsin è un problema anche nostro e non solo del Wisconsin stesso”. 



MARCO BELINELLI E IL RITORNO IN ITALIA

Nel lungo racconto a Il Corriere della Sera Marco Belinelli ha parlato anche del suo ritorno in Italia: “Si sta da Dio qui. Non tornavo a casa da 11 mesi e questo non era mai accaduto in 13 anni di Nba”. Proprio del campionato più importante di basket nel mondo spiega: “Gioco lì da 1 anni e vorrei farlo ancora. Essere un giocatore mi ha permesso di conoscere delle realtà molto diverse tra di loro. Poi però vedi certe immagini, leggi certi episodi e ti rendi conto che è tutto molto diverso da come lo vedevi quando eri lontano”. Sono parole importanti che invitano a riflettere e che arrivano da uno sportivo che non parla mai per caso e che anzi è fin troppo spesso obiettivo.

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