Dopo aver ottenuto un risultato tutto sommato positivo alle elezioni regionali 2020, nonostante l’avanzata del centrodestra, il Partito democratico è pronto a mettere in discussione il ritrovato consenso con una proposta discutibile. I dem sono tornati alla carica per affiancare “Bella ciao” all’Inno di Mameli nei programmi scolastici, per farla entrare a scuola. L’obiettivo è far entrare il canto simbolo dei partigiani e della resistenza già da questo anno scolastico appena cominciato. Non si tratta di una nuova idea, risale infatti alla scorsa primavera, quando però l’Italia era in piena emergenza coronavirus. Ora però le priorità non sono cambiate, né sono diminuiti i problemi, eppure torna d’attualità la proposta di legge presentata da un gruppo di parlamentari del Pd in data 30 aprile. Lo spiega Il Giornale, chiarendo che tra questi ci sono Piero Fassino, Michele Anzaldi, Stefania Pezzopane, Patrizia Prestipino e Gian Mario Fragomeli. La proposta è stata presentata a Montecitorio. A stupire non è tanto l’idea in sé del Partito democratico, quanto le tempistiche.
BELLA CIAO A SCUOLA? PROPOSTA PD DURANTE EMERGENZA COVID
Quando la proposta di legge è stata presentata, l’Italia era nel pieno dell’emergenza coronavirus. Il Paese era congelato dall’epidemia e qualcuno ha pensato bene di occuparsi di “Bella ciao”. Così il 30 aprile spunta la proposta di legge: “Riconoscimento della canzone Bella ciao quale espressione popolare dei valori fondanti della nascita de dello sviluppo della Repubblica”. Inoltre, Gian Mario Fragomeli, come riportato da Il Giornale, sottolineava l’importanza di una legge che disponga “anche che in tutte le scuole, all’insegnamento dei fatti legati al periodo storico della Seconda Guerra Mondiale, della Resistenza e della lotta partigiana, venga affiancato anche lo studio della canzone Bella Ciao”. Ora Il Tempo rivela che questa proposta di legge è stata licenziata dalla commissione, quindi approderà in Aula. E i dem faranno di tutto per farla approvare, visto che “non è espressione di una singola parte politica, visto che tutte le forze politiche possono ugualmente riconoscersi negli ideali universali ai quali si ispira la canzone”.