Governo spaccato sul fronte migranti, l’Inps si schiera “al fianco” di Teresa Bellanova. Intervistato da La Stampa, il presidente Tridico è stato netto: «I numeri parlano chiaro: il contributo degli immigrati regolari non è irrilevante per i conti previdenziali». Ed ha poi aggiunto: «Si tratta comunque di scelte che spettano alla politica. Se devo dire la mia, sceglierei la strada della Germania: durante l’ultima crisi siriana ha saputo coniugare le esigenze umanitarie con quelle dell’economia».
Il Movimento 5 Stelle, così come il Centrodestra, continua a bocciare la proposta del ministro dell’Agricoltura. Dopo il no secco di Salvini e Meloni, è arrivato il commento dell’azzurro Antonio Tajani: «Siamo contrari alla regolarizzazione degli immigrati illegali, siamo invece per reintrodurre i voucher e per mandare coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza a lavorare in agricoltura, e poi corridoi verdi per cittadini comunitari che hanno già lavorato qui e ora potrebbero rientrare. Una sanatoria non va bene». (Aggiornamento di MB)
CAOS MIGRANTI, CONTE CONVOCA ITALIA VIVA
L’incidente politico è molto vicino: dopo le tensioni durate ancora tutto il giorno sul Decreto Maggio e l’aut-aut dato dalla Ministra Bellanova sulle potenziali dimissioni laddove non arrivi la regolarizzazione delle migliaia di migranti-braccianti, il Premier Conte ha convocato domani mattina a Palazzo Chigi i capigruppo di Italia Viva alla Camera e al Senato Maria Elena Boschi e Davide Faraone e il coordinatore del partito Ettore Rosato. Il peso delle “bordate” lanciate dai renziani nelle ultime settimane merita l’approfondimento “diretto” con le opzioni che al momento non vengono sciolte da Palazzo Chigi.
«Non esiste alcuna ostilità nei confronti di un partito di maggioranza» ha però ribadito il Premier Conte contattato dall’Adkronos tramite fonti vicine a Palazzo Chigi. Il Presidente del Consiglio, viene inoltre spiegato, «riconosce il contributo di Iv all’esecutivo, con il lavoro dei suoi rappresentanti, le proposte e il sostegno all’attività di governo». Resta il nodo su un Decreto che ancora non vedrà la luce forse neanche domani e che rischia di slittare con inevitabili conseguenze sul Paese che versa in stato di crisi economica sempre più crescente. Ad aggiungere come mare agitato nel Governo anche il “caso” Bonafede dopo lo scontro con il giudice Di Matteo: in serata poi le parole del Ministro Di Maio in una inedita intervista a Maurizio Costanzo dove afferma «sogno un Governo solo M5s. Ci manca Beppe Grillo…». Insomma, acqua sempre più agitate e che domani vedranno il primo “step” dell’ingarbugliata matassa arrivare direttamente al tavolo di Conte, proprio con Italia Viva. (agg. di Niccolò Magnani)
CAOS GOVERNO SUI MIGRANTI
Teresa Bellanova non fa retromarcia: o il Governo darà il via libera alla regolarizzazione di migliaia di migranti o presenterà le dimissioni da ministro dell’Agricoltura. L’esecutivo, come dicevamo, è spaccato, l’esponente di Italia Viva è tornata a ribadire: «Io ho chiesto di fare i conti con la realtà che ci presenta contraddizioni e problematiche. Abbiamo tanti cittadini che vengono da un’altra parte del mondo, una parte sta nelle nostre famiglie e si occupa di anziani e figli, mentre un’altra parte lavora nei campi o nella logistica. Ancora oggi leggiamo di operazioni delle forze dell’ordine contro il capolarato». La Bellanova accusa il Governo di avere poco coraggio, in particolare il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo: «C’è la paura, chi governa deve fare i conti con la paura ma deve avere il coraggio di avere una visione, ovvero di competere con la legalità».
«Se non è lo Stato che si fa carico di questa contraddizione, è la criminalità organizzata a farsene carico. Noi in Italia questo non possiamo permetterlo», ha aggiunto Teresa Bellanova nella lunga intervista rilasciata a Sky Tg 24: «Io ho detto di essere una combattente: se assumo un incarico faccio di tutto per portare a compimento gli obiettivi. Non è una battaglia strumentale, ma di civiltà, di rispetto per le persone. Se dovesse permanere un’opposizione strumentale, la mia permanenza al Ministero sarebbe del tutto inutile». La renziana ha infine evidenziato di aver raggiunto un accordo col ministro Lamorgese ed è in attesa di una risposta dalla collega Catalfo. (Aggiornamento di MB)
“REGOLARIZZARE MIGRANTI O MI DIMETTO”: BELLANOVA SPACCA MAGGIORANZA
Clima di altissima tensione al Governo, il ministro Teresa Bellanova non esclude le dimissioni. Uno dei dossier più scottanti delle ultime settimane è quello dei migranti, con la titolare delle Politiche agricole che invoca da tempo la regolarizzazione degli immigrati, nonché delle colf, che lavorano in nero. Oggi l’esponente di Italia Viva ha tenuto a precisare che la regolarizzazione non è una battaglia strumentale per il consenso: «Queste persone non votano: se non passa, sarà un motivo di riflessione sulla mia permanenza al Governo».
E la maggioranza si spacca. Il Partito Democratico si schiera al fianco di IV, mentre il Movimento 5 Stelle replica con un secco no alla proposta della Bellanova. Ma scoppia il caos anche nel mondo grillino: numerosi parlamentari pentastellati si sono detti pronti a votare la regolarizzazione dei migranti, ignorando il giudizio espresso da Vito Crimi. E’ infatti netta la posizione del capo politico M5s: «No a sanatoria dei migranti nell’agricoltura stile Maroni».
BELLANOVA MINACCIA DIMISSIONI: CAOS GOVERNO SU MIGRANTI
Giuseppe Brescia fa parte dello schieramento M5s a favore della regolarizzazione dei migranti, queste le sue parole riportate da Repubblica: «Bisogna lavorare velocemente ad un’operazione di emersione del lavoro nero, mirata ai comparti che servono al Paese per ripartire. Un’operazione che deve coinvolgere anche gli italiani, come chiedo da settimane e come ha detto giustamente oggi il ministro Lamorgese.Non è una battaglia ideologica. Lo Stato ha solo da guadagnarci».
Netta la posizione del Centrodestra: Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia si sono scagliati contro la maxisanatoria, promossa anche dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. Così l’azzurro Francesco Battistoni: «Le priorità per il mondo agricolo sono ben altre: la reintroduzione dei voucher agricoli in primis, e la possibilità per i percettori di reddito di cittadinanza di poter lavorare nei campi come braccianti».