Maria Teresa Bellucci, viceministro del Lavoro e delle politiche sociali, ha visitato Caivano perché “il Governo ha preso un impegno a 360 gradi. I servizi sociali sono il perno indispensabile per sostenere un’azione duratura di cambiamento. Voglio vedere con i miei occhi la situazione, come ho già fatto in altre parti d’Italia”. Per questo ha incontrato padre Maurizio Patriciello al Parco Verde. Anche “garantire la presenza fisica è importante, le persone devono sapere che ci siamo. Sono già in contatto con chi sta lavorando sul territorio, innanzitutto il commissario straordinario di governo, Fabio Ciciliano, ma anche con i neocommissari del Comune di Caivano, Filippo Dispenza, Simonetta Calcaterra e Maurizio Alicandro”.
Secondo il viceministro, “la presenza delle istituzioni non è solo un deterrente all’illegalità, ma è anche un segno di speranza”. Serve “un piano di azione sociale integrata a lungo termine, mirato ed efficace per supportare le persone a rischio vulnerabilità, partendo da minori e famiglie”. Con il decreto Caivano, che ha inasprito pene e sanzioni, il governo è intervenuto “puntando l’attenzione su Caivano, ma nessuno pensa che il degrado e la violenza riguardino solo quest’area”, ha spiegato a Il Mattino.
Maria Teresa Bellucci: “Vogliamo creare un piano d’azione”
Dopo quanto accaduto a Caivano negli ultimi mesi, con le due cuginette abusate ripetutamente da adolescenti più grandi di loro, il governo ha deciso di intervenire con un decreto ad hoc. “Il presupposto del Dl Caivano è il riconoscimento di un’emergenza rispetto ai reati commessi da minorenni, che sono in oggettivo aumento, ma anche rispetto all’elusione scolastica. Ogni bambino che non va a scuola è un fallimento per tutta la società e la posizione dello Stato deve essere ferma nei confronti di quei genitori che non assicurano il diritto all’istruzione. Nel Comitato per la povertà educativa abbiamo coinvolto anche don Claudio Burgio, cappellano dell’Istituto per i minorenni Beccaria di Milano: il tema dei minori reclusi è un altro punto su cui occorre fare di più” ha spiegato Maria Teresa Bellucci, viceministro del Lavoro e delle politiche sociali.
Dal governo è anche pronto un fondo di contrasto alla povertà educativa. “Vogliamo creare un piano d’azione in ambito sociale replicabile in ogni contesto assimilabile a quello di Caivano. Il bando previsto sul fondo di contrasto alla povertà educativa che ci vede impegnati insieme ad ACRI e all’Impresa sociale con i bambini” ha spiegato il viceministro Bellucci. Questo non riguarderà solamente i bambini di Caivano ma tutti i territori ad alta criminalità. Per la politica, Caivano “può essere un’opportunità per costruire un modello su come le istituzioni riprendono in mano una situazione che in troppi giudicano irrecuperabile”.