Dramma in quel di Codissago di Longarone, piccolo paese di 600 anime in provincia di Belluno, dove lo scorso 28 luglio è morto un bimbo di soli 2 anni. Come riferisce IlGazzettino attraverso il suo sito web, il piccolo avrebbe iniziato a stare male dopo aver ingerito qualcosa al parco, così come raccontato dal padre ai carabinieri, ma dopo ispezione non è stato rinvenuto nulla di anomalo, mentre nella casa dei genitori è stato trovato dell’hashish.



Un’indiscrezione che, se confermata, potrebbe rivelare nulla o tutto, ma solo l’autopsia e gli esami tossicologici eseguiti sulla piccola salma diranno se il bimbo ha ingerito la sostanza stupefacente o meno, di conseguenza per ora sarebbe assolutamente sbagliato giungere a conclusioni. La cosa certa è che il piccolo Niccolò, così si chiamava la vittima, era sanissimo, ed è stato confermato che la morte è avvenuta per avvelenamento, anche se non è chiaro cosa abbia ingerito. La procura di Belluno, dopo la morte del bimbo, ha iscritto sul registro degli indagati, con l’accusa di omicidio colposo, il padre del piccolo, un ragazzo di 39 anni, ma si tratta di un atto dovuto.



BELLUNO, BIMBO DI 2 ANNI MORTO PER AVVELENAMENTO: LE VOCI DEI CITTADINI

Estate in Diretta, programma di Rai Uno, si è recata proprio a Codissago per ascoltare le voci dei cittadini, a cominciare da Giovanni, vicino di casa e amico di Diego, papà di Niccolò: “Quando andava a casa io lo vedevo tutti i giorni, è venuto qui con Diego, un bimbo vivace come tutti i bambini, guarda, cerca, curioso, Un padre amorevole, attento, anche la mamma, li ho sempre visti insieme, un bambino normale, sorridente, come tutti i bambini”.

Un altro residente aggiunge: “Conoscevo il papà, l’ho sempre visto insieme con la manina, ha provato a salire anche con la mia moto, era entusiasta di quel bambino, lo vedevo sempre con la manina. Un ultimo saluto? Almeno quello dobbiamo darglielo, morire a due anni neanche…”. Una morte che per ora appare un vero e proprio mistero.