Dopo aver tentato di metterlo in salvo, liberandolo dalla trappola nella Senna e cercando di riportarlo in mare, il beluga è morto. L’animale sarebbe dovuto essere trasportato in un bacino di acqua salata in Normandia, dove sarebbe dovuto essere curato, ma a causa di una grande sofferenza respiratoria i veterinari hanno deciso di sopprimerlo. Ad annunciarlo, Sea Shepherd France, ONG che opera per la protezione e la tutela degli oceani: “È con il cuore pesante che annunciamo che il beluga non è sopravvissuto alla traslocazione che era rischiosa, ma essenziale per dare una possibilità a un animale altrimenti condannato. A seguito del peggioramento delle sue condizioni, i veterinari hanno deciso di sottoporlo all’eutanasia”. Sui social, tanti i messaggi di tristezza per la morte dell’animale, che ormai da giorni era intrappolato nella Senna. (agg. JC)
IL BELUGA È MORTO: “NON VENTILAVA ABBASTANZA”
Il beluga rimasto intrappolato nella Senna è morto. L’ultimo tentativo di portarlo in mare si è rivelato inutile. Ad annunciarlo il prefetto del dipartimento di Calvados, in Francia. L’animale è stato soppresso dopo che le sue condizioni di salute erano peggiorate. Il cetaceo, recuperato nella notte dalle acque della Senna nella speranza di poterlo trasportato in un bacino di acqua salata in Normandia dove curarlo, aveva già evidenziato mancanza di attività digestiva durante una prima visita dei veterinari. «La sofferenza era evidente per l’animale, non ventilava abbastanza e quindi abbiamo deciso che doveva essere soppresso», ha dichiarato il veterinario Ollivet Courtois, secondo quanto riportato da Bfm.
Il beluga, lungo quattro metri e dal peso di 800 chilogrammi, è una specie protetta che si trova nelle fredde acque artiche. Ma oltre una settimana fa era stato avvistato in direzione di Parigi e si era arenato a circa 130 chilometri nell’entroterra della Manica, a Saint-Pierre-La-Garenne, in Normandia. Da venerdì il movimento del beluga era stato bloccato da una chiusa, quindi le sue condizioni di salute erano peggiorate dopo che si era rifiutato di mangiare.
“BELUGA NON SI NUTRIVA PIÙ”
Inizialmente dopo la cattura del beluga per il salvataggio le condizioni erano state «giudicate soddisfacenti» dalla squadra di veterinari intervenuta. L’operazione «eccezionale» di ritorno in mare, però, non era esente da rischi per la balena. «Potrebbe morire ora, durante la manipolazione, durante il viaggio o al punto B». Infatti, è purtroppo andata così. Il beluga è morto. «Nonostante un’operazione di salvataggio senza precedenti per il beluga, siamo tristi di annunciare la morte del cetaceo», ha twittato il prefetto del dipartimento del Calvados.
«Il beluga è un maschio che non presenta una malattia infettiva, ma che non ha più alcuna attività digestiva, il che spiega perché non si nutre più», aveva rivelato invece la ong Sea Shepherd, confermando la «magrezza dell’animale». Come riportato da Reuters, il beluga aveva iniziato ad avere difficoltà respiratorie e quindi i veterinari sono stati costretti a praticargli l’eutanasia.