Nuova puntata di Ulisse e una nuova storia affascinante: Alberto Angela ci condurrà nel mondo di Ben Hur, celebre auriga della Roma del primo secolo dopo Cristo la cui storia è già stata raccontata dal film colossal del 1959 diretto da William Wyler: parliamo di uno dei lungometraggi che hanno scritto la storia della settima arte, tanto da detenere per 38 anni il record di Oscar vinti (11, tra cui miglior film e miglior regia). Grazie alla straordinaria cornice del Circo Massimo, il divulgatore scientifico ripercorrerà la storia di Ben Hur, personaggio di fantasia dell’omonimo romanzo del generale Lew Wallace, e racconterà la storia dell’auriga Scorpo, personaggio realmente esistito e divo dell’arena molto amato. Lui è infatti è il più grande campione dell’epoca Flavia con oltre 2000 vittorie: morì ad appena 27 anni a causa di un incidente sulla meta.
BEN HUR E SCORPO, ULISSE RACCONTA LA STORIA DELL’AURIGA
Alberto Angela racconterà la storia di Ben Hur grazie alle ricostruzioni grafiche e virtuali della Roma dell’epoca, per poi spostarsi in Sicilia tra i mosaici della villa del Casale ed i rostri delle navi della prima guerra punica all’isola di Favignana. Ma non solo, basti pensare ai Musei Capitolini o al Campidoglio, dove ancora oggi è possibile rivivere i fasti dell’epoca dell’impero romano. Fino a Cinecittà, dove è stato girato il celebre film prodotto da Sam Zimbalist: Ulisse porterà lo spettatore sui luoghi di Ben Hur e gli farà conoscere il pensiero dei testimoni di quel periodo, su tutti l’attore Franco Nero, il press agente Enrico Lucherini e il fotoreporter Rino Barillari. Un mito che continua ad essere amato da tutti gli amanti del cinema – basti pensare al fatto che è stato inserito nella lista dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi dall’American Film Institute – ma anche dagli appassionati di storia romana.
BEN HUR, IL FILM COLOSSAL CHE HA SCRITTO LA STORIA
Colossal storico-drammatico, Ben Hur è uno dei film più premiati e amati della storia del cinema: il film è tratto dall’omonimo romanzo del generale Lew Wallace, il terzo dopo i due lungometraggi muti del 1907 e del 1925. Il regista William Wyler ha messo in scena la storia del principe ebreo Giuda Ben Hur (Charlton Heston), tradito dal tributo romano Messala (Stephen Boyd), suo amico d’infanzia, e pronto ad avere la sua vendetta nella corsa delle quadrighe al Circo di Gerusalemme. L’opera è ambientata al tempo in cui si consuma il tempo di Gesù Cristo, interpretato da Claude Heater. Presentato fuori concorso al Festival di Cannes del 1960, Ben Hur ha necessitato di ingenti investimenti per le scenografie: sono state utilizzate 400.000 tonnellate di sabbia del Mar Mediterraneo, 500 tonnellate di stucco, 1100 metri di legname e 400 chilometri di tubature. Un investimento totale da 15 milioni di dollari, ripagato dal solco tracciato nell’immaginario collettivo…