Ben Vautier, artista francese del movimento Fluxus, è morto. Secondo quanto riferito dai media, a cominciare da Il Fatto Quotidiano, si sarebbe suicidato all’età di 88 anni, distrutto dal dolore dopo il decesso della compagna, morta il giorno prima per un ictus. Vautier, che era conosciuto semplicemente con il suo nome, Ben, è stato rinvenuto senza vita nella sua abitazione situata in quel di Nizza, nella rinomata Costa Azzurra.
Sul suo decesso è stata aperta una indagine e le autorità hanno fatto sapere che sul corpo è stata rinvenuta una ferita d’arma da fuoco, di conseguenza l’uomo si sarebbe sparato, appunto ammazzandosi. In ogni caso le verifiche proseguiranno per stabilire con esattezza le cause del decesso, verità che emergerà anche grazie all’esame autoptico. Il Fatto Quotidiano ricorda i dipinti e le performance umoristiche di Ben Vautier, con cui lo stesso ha conquistato la critica, anche grazie al movimento Fluxus degli anni sessanta, attraverso cui si cercava di rendere meno netti i confini fra il quotidiano e il sacro nella produzione artistica.
BEN VAUTIER, MORTO SUICIDA A 88 ANNI L’ARTISTA FRANCESE: LA SUA CARRIERA
“Ci riuscì – precisa ancora il giornale – creando opere che a volte incorporavano i detriti della vita stessa”, indirizzando così l’arte verso una nuova direzione. Suo è stato anche l’aforisma “tutto è arte”, frase che Ben Vautier riportò su numerose opere nel corso della sua lunga carriera. L’artista era nato a Napoli il 18 luglio del 1935, e la vena artistica la eredità dal bisnonno, il pittore svizzero Bengamin Vautier.
Viaggio fra Turchia, Egitto e Grecia e alla fine si stabilità nel 1949. Fu affascinato fin da sempre dal surrealismo e dall’utilizzo di ogni strumento artistico come mezzo di comunicazione scioccante, e venne influenzato nel suo percorso artistico da Marce Duchamp. Il grande successo arrivò solo negli anni ’70, quando nel contempo lo stesso si impegnò fortemente nel sociale. Nel 1978 fondò la galleria La Difference a Nizza, nome che diede anche alla sua rivista.