Benedetta Pilato, campionessa di nuoto, ha staccato il pass per l’Olimpiade di Parigi 2024. Un’emozione forte per la nuotatrice che è scoppiata in lacrime, ai microfoni della Rai, al termine della finale dei 100 metri rana ai Campionati italiani in vasca corta a Riccione. A far piangere la campionessa, però, non solamente il traguardo raggiunto: Benedetta si è emozionata parlando della campagna di sensibilizzazione avviata nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, a cui aderisce anche la Federazione italiana nuoto.
La giovane nuotatrice ha infatti voluto mandare un messaggio importante ai telespettatori, assumendo una posizione netta su tema della violenza contro le donne, che si è riacceso più che mai dopo l’uccisione di Giulia Cecchettin. Una tragedia che non ha lasciato indifferente l’atleta: “Non posso credere di dover vivere in un mondo in cui noi donne dobbiamo essere ogni giorno coraggiose in quel che facciamo. Noi donne non possiamo vivere con la paura e io non vorrei far vivere i miei figli in un mondo così. Non voglio ritenermi fortunata se nella mia vita incontro una persona perbene, perché dovrebbe essere la quotidianità. Mi dà fastidio che davanti a tutte le notizie che sentiamo tutti i giorni ci siamo quasi abituati. Non deve essere così“.
Benedetta Pilato: “Il mio allenatore un punto di riferimento”
La qualificazione, poi le lacrime e un messaggio importantissimo contro la violenza sulle donne. Benedetta Pilato, dopo aver conquistato il pass per l’Olimpiade di Parigi 2024, ha voluto ringraziare Antonio Satta, che la sta allenando da qualche mese dopo il trasferimento a Torino dalla Puglia. “Antonio sta diventando sempre più importante nella mia quotidianità. Ovviamente vivendo lontano dai miei è un grande punto di riferimento, però assolutamente non posso rinnegare tutto il lavoro che ho fatto in questi 13 anni. Quindi se oggi mi sono qualificata è sì grazie al lavoro fatto in questi due mesi, però è anche grazie a tanto del passato” ha dichiarato a Rai Sport.