Benedetta Porcaroli, vittima di cyberbullismo: “Sui social devono infierire…”
Nel panorama cinematografico italiano, a soli 25 anni, brilla la stella di Benedetta Porcaroli. Come sottolinea il Corriere della Sera, risulta tra le attrici di maggior talento under 30 e, trovandosi già a vantare tale etichetta, è lecito credere che ad attenderla vi sia un futuro ancora più luminoso. Nel frattempo, proprio per il quotidiano, ha rilasciato una breve intervista condita da aneddoti di carattere professionale e privato. “Rivalsa contro il bullismo subito al liceo? Mi fa tenerezza, non ricordo com’era la mia vita prima di diventare attrice, anche se non mi sento così cresciuta”.
Benedetta Porcaroli – come anche da lei raccontato – ai tempi del liceo dovette fare i conti con la creazione di un gruppo beceramente a lei dedicato e dove veniva definita “piatta”. “Mi ricordo che ci rimasi male, ero ferita. Bullismo, c’è poco da fare, anche se all’epoca non si usava questa parola. I social spesso sono usati per affondare la lama; si deve infierire. E’ tutto estremizzato, io cerco di proteggere chi è in difficoltà”. Proseguendo nell’intervista, l’attrice si è poi concentrata sul prossimo impegno al cinema con “Enea” con Pietro Castellitto.
Benedetta Porcaroli, dal ‘premio mancato’ a Venezia alla nuova consapevolezza
“Lo spaccio, le feste e la giovinezza sono l’ombra di una storia che parla d’altro. Interpreto Eva che si innamora di Enea, cioè Pietro. Capisco che si è infilato in un brutto giro, deve venir fuori dai propri demoni…”. Questa la piccola anticipazione di Benedetta Porcaroli rispetto alla trama di “Enea”, il film al cinema dal prossimo 11 gennaio. L’attrice ha poi argomentato, sempre parlando al Corriere della Sera, a proposito del ‘premio mancato’ a Venezia. “Ci dissero che era nella rosa dei premiati, non ho idea di quello che è successo. Io un riconoscimento all’originalità della scrittura l’avrei visto bene. E’ complicato fare un film con tutti quegli argomenti. Ma non c’è il nichilismo di una famiglia borghese, come si disse; io lo metto tra i film che mi sono più piaciuti nella vita”.
Avviandosi verso la conclusione dell’intervista per il quotidiano, Benedetta Porcaroli ha raccontato: “Un anno fa avevo detto di essere in un momento di passaggio? Non mi ci sento più, ho una maggiore consapevolezza, sento di avere un certo potere e responsabilità. Continuo a dirmi che la mia aria malinconica riporta alle eroine letterarie del passato…”. Non manca poi uno sguardo verso gli auspici per il 2024: “Sto bene se faccio bei film. Devono uscire ‘Immaculate’, un horror americano dove sono una suora in un convento dove succedono cose terribili, e nel ‘Vangelo secondo Maria’ interpreto una Maria ribelle. Ma sono felice anche nelle piccole cose”.