Il cardinale Walter Kasper, 89 anni, presidente dal 2001 al 2010 del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, ha commentato su “Il Giornale” la morte del Papa emerito Benedetto XVI, avvenuta il 31 dicembre 2022. I due si erano incontrati per la prima volta 60 anni fa, dapprima come professori di Teologia, poi come vescovi in Germania, infine a Roma: “Abbiamo collaborato insieme, abbiamo anche avuto qualche discussione e accesi dibattiti, come avviene spesso tra teologi, ma c’è stato sempre un rapporto di fiducia e amicizia. Quella non è mai venuta meno, anche con visioni alcune volte diverse. È un grande Papa, oggi possiamo essere fieri di averlo avuto al Soglio di Pietro”.
Secondo il cardinale Kasper, Benedetto XVI ha lasciato tracce nella storia della Chiesa per i suoi scritti teologici e spirituali e soprattutto per la sua decisione coraggiosa di rinunciare al ministero petrino. Il suo gesto “ha rappresentato e rappresenta ancora oggi un nuovo passo nella storia del papato, è segno di una grande libertà interiore. È il segno di poter determinare la rinuncia quando ci si accorge che non si hanno più le forze per rispondere a questa missione. Papa Francesco potrebbe ripetere questo gesto? Sì, ma non è niente di fissato. È però un segno di libertà. Adesso spero di incontrare nuovamente il mio amico Ratzinger in Cielo”.
BENEDETTO XVI SARÀ SANTO? CARDINALE KASPER: “NON SUBITO, SERVE SEMPRE UN PO’ DI TEMPO”
Sempre su “Il Giornale”, il cardinale Kasper ha detto di non essere troppo favorevole alla santificazione immediata di Benedetto XVI: “Credo che serva sempre un po’ di tempo, il tempo ci insegna molte cose. Poi, vedremo se sarà possibile. Ratzinger mi ha scritto una lettera datata 10 dicembre, venti giorni prima della sua morte. Era firmata di suo pugno e in essa mi diceva che era molto contento del mio ultimo libro. Un gesto di apprezzamento per il mio lavoro. Alla fine della sua vita, il Papa emerito era molto debole, non parlava più. Voleva morire… Ma è normale a quell’età, la vita era finita per lui. È morto nella sua casa”.
Il cardinale Kasper afferma di possedere moltissimi ricordi di Benedetto XVI, ma soprattutto rammenta con commozione “il momento in cui Joseph Ratzinger è stato eletto Papa, all’interno della Cappella Sistina, al Conclave. Appena sono andato da lui, gli ho domandato come dovessi rivolgermi a lui d’ora in avanti, se potevo continuare a dargli del tu. E lui mi ha risposto: ‘Certamente, continua pure a darmi del tu'”.