UN ANNO SENZA BENEDETTO XVI: IL RICORDO DI PADRE FEDERICO LOMBARDI
Ad un anno esatto dalla morte del Papa Emerito Benedetto XVI, uno dei suoi più stretti collaboratori come Padre Federico Lombardi ricorda la straordinaria testimonianza di fede e umiltà, prima ancora che l’incredibile livello di cultura teologale e liturgica che è stato Joseph Ratzinger. Con un lungo articolo sui media vaticani, il presidente della Fondazione Ratzinger ed ex responsabile della Sala Stampa vaticana lascia un ricordo commosso del Santo Padre scomparso alle ore 9.34 del 31 dicembre 2022: «Si tratta di una figura da affidare principalmente ai maestri della lettura del passato, o di una figura che continua a interpellarci tutti, oggi, precisamente in questo tempo drammatico che stiamo vivendo?».
La risposta di padre Lombardi è già indicato nel titolo del suo intervento, dove ricorda che Benedetto XVI non era solo un “gigante della fede” ma è prima di tutto un prezioso «compagno per il nostro tempo così tormentato»: «Ciò che però ora vorrei osservare, è che Joseph Ratzinger continua ad essere un compagno prezioso anche per chi sta vivendo con partecipazione e con passione la vicenda della vita e della storia umana su questa terra, con tutti gli interrogativi drammatici che oggi porta con sé», scrive l’ex collaboratore del Papa Emerito. Un mondo, quello di oggi, che sfugge al “controllo” ed esplode in multiple crisi su ogni versante: etica, società, clima, guerre e quant’altro. «Come ha ben messo in luce il prof. Francesc Torralba, ricevendo il Premio Ratzinger il 30 novembre scorso, Benedetto XVI ha affrontato in profondità i motivi della crisi della nostra epoca, e ha proposto alla cultura contemporanea, non di rifiutare la ragione moderna, ma di riallargarne gli orizzonti, ridando spazio alla ragione etica e alla razionalità della fede», sottolinea ancora padre Lombardi.
P. LOMBARDI: “PAPA RATZINGER NON ERA SOLO GUARDIANO DELLA FEDE, HA TRASMESSO SPERANZA E CONVINTO GLI SCETTICI”
La prospettiva del compianto Papa Emerito Joseph Ratzinger, ricordato stamattina con una Messa in suffragio in Basilica di San Pietro (celebrata da Padre Georg Ganswein) e da Papa Francesco all’Angelus di Capodanno), di fronte ai fallimenti della ragione umana, non è stata quindi di negarla o limitarla: secondo padre Federico Lombardia, Benedetto XVI ha saputo ampliare tale prospettiva, «invitando a cercare con coraggio di capire non solo come funziona il mondo, ma anche perché esista e qual è il posto dell’uomo nel cosmo e il senso della sua avventura».
In costante dialogo con la cultura e gli intellettuali anche non cristiani, non religiosi, Benedetto XVI ha testimoniato tutta la sua lungimirante proposta di ragione unita alla fede: «Nella visione cristiana di Benedetto XVI l’allargamento della ragione arriva a comprendere la logica dell’amore, che si esprime nella logica della gratuità e si traduce in fraternità, solidarietà e riconciliazione. La verità e l’amore si manifestano nel modo più completo nell’Incarnazione del Logos, la Parola di Dio». Come ha spiegato sempre padre Lombardi oggi in una intervista a “La Stampa” per il primo anno di scomparsa del Papa Emerito, Ratzinger «non era solo un guardiano della fede, la sua rinuncia ha convinto gli scettici […] era umile e vicino ai fedeli, non temeva le tensioni dentro la Chiesa e ha sempre trasmesso fiducia e speranza». Da ultimo, chiosa padre Lombardi su “Vatican News”, il Papa Emerito Benedetto XVI ci lascia tutt’oggi «una testimonianza della sua perdurante attualità, e ci incoraggia a continuare a svilupparne i semi e le conseguenze senza timore, riformulando la stessa missione della Chiesa nel mondo, impegnando la ragione e la fede a collaborare per il bene e la salvezza dell’umanità e del mondo. Lo sguardo si rivolge verso il futuro nella speranza».