Benedicta Boccoli, ospite de L’Ora Solare, racconta la sua vita e la sua carriera, iniziata con Domenica In quando era poco più che una ragazzina, insieme alla sorella, con la quale è arrivata persino sul palco dell’Ariston: “Esiste la vita, le esperienze, gli schiaffoni in faccia che prendi. Io e mia sorella siamo scappate da Domenica In, dal preside Boncompagni, per andare a cantare a Sanremo. E non ce ne fregava niente… Brigitta rubava il mio documento, perché era minorenne, e andava al casinò. Non ero neanche emozionata, era un gioco per noi”.



Importante, nella carriera di Benedicta, è stata Vittoria Ottolenghi: “Lei è stata un grande punto di riferimento. Mi ha dato la possibilità di fare videoclip in giro per l’Italia legati a ‘Piacere Rai 1’ con etoile della danza classica e mi diede anche l’opportunità di andare in Russia per una borsa di studio per due anni. Io le dissi di no perché volevo fare la soubrette, volevo le paillettes”.



Benedicta Boccoli: “Noi figlie di Boncompagni”

La danza è sempre stata nel DNA delle sorelle Boccoli: “Negli anni ’30 nonna Maria, ungherese e povera, lesse sul giornale di un’audizione per diventare ballerina. Di nascosto dal padre prese la coperta e si fece un tailleur. All’audizione c’erano tantissime ragazze: dovevano salire sul palco quattro per volta e far vedere le cosce ma lei era magra, non mangiava quindi all’inizio l’hanno scartata ma lei è rimasta sul palco e nel successivo quartetto di ragazze l’hanno presa. Lei ha girato l’Europa per quattro anni diventando una solita di tip-tap e la mia nonna preferita. Era la nostra prima critica” racconta Benedicta.



La carriera di Benedicta Boccoli è cominciata con Domenica In che, racconta, “durava 6 ore. Gianni Boncompagni era un pigro, non aveva voglia di far niente. Lui diceva ‘Bisogna fare poco e male’, un modo scherzoso di esprimersi. La prima puntata aveva una sceneggiatura di un’ora e mezza ma durava sei ore e ci dissero di improvvisare”. Lei si dice figlia di Boncompagni, e tutte le figlie di Boncompagni le riconosco. Riusciamo sempre a salvarci davanti a una telecamera perché lui ci metteva lì davanti e ci diceva ‘Parla, decidi tu di cosa’. Sappiamo improvvisare”.

Benedicta Boccoli: “Il tumore scoperto grazie alla mia cagnolina”

Non sono mancate, nella vita di Benedicta Boccoli, le sfide importanti, che racconta a L’Ora Solare: “Ho avuto il tumore al seno due volte, l’ultima a luglio di quest’anno che ho scoperto perché faccio prevenzione. Noi donne dobbiamo proteggersi: sia il seno che all’ovaio è molto diffuso. La prima volta l’ho scoperto grazie alla mia cagnolina, presa al canile: siamo molto attaccate e conosce molto bene i miei odori. Mi odorava sempre in un punto sul seno e io non capivo: mi aveva dato una zampata e avevo un lividino proprio lì. Quando sono andata a fare la mammografia, ho chiesto al medico di indagare sotto quel livido e proprio lì c’era il tumore“.

La soubrette e ballerina racconta ancora: “Una malattia ti cambia. Pensare che tu puoi morire ti cambia: la seconda volta l’ho preso in tempo e non ho fatto la chemioterapia. Ho fatto soltanto la radio, pesante ma sono riuscita a lavorare. Il problema è quando non hai speranza: non bisogna avere paura, bisogna controllarsi. Se è piccolo lo affronti e lo risolvi, se è grande è un problema”.