Benedicta e Brigitta Boccoli tra carriera e vita privata a Oggi è un altro giorno. Le due sorelle hanno rimembrato gli inizi sul piccolo schermo, da “rivali” delle Kessler: «Ci accomunano come gemelle perché quando iniziammo Boncompagni ci fece esordire come paragone alle Kessler». Benedicta ha poi ricordato: «Io l’ho costretta a iniziare, aveva 14 anni, avevo l’opportunità solo come coppia e non da sola».



Dopo le parole di Benedicta, è intervenuta Brigitta Boccoli: «Ero una bambina e non mi rendevo conto di cosa accadesse, ero una cucciolotta ingenua. Io feci un’audizione come ballerina, sono stata presa e due giorni dopo mi chiamò Boncompagni. Mi chiese di andare a fare la spesa con lui: lui non proferì parola, alla cassa mi fa “parli un buon italiano, ti prenderò”. Una volta, in studio mi mise una telecamera davanti: mi lasciò per andare a fare una telefonata, mi lasciò da sola per mezz’ora davanti alla telecamera. Lui ha visto l’imbarazzo nei miei occhi e lui si divertiva così».



BENEDICTA E BRIGITTA BOCCOLI: “NON C’È MAI STATA RIVALITÀ”

Benedicta e Brigitta Boccoli hanno continuato a ripassare la carriera: «Abbiamo avuto una tale popolarità che mi sono trovata bene e divertita, ma non era nato da me. Io avevo già fatto delle cose, come pubblicità e film». Nonostante il successo, tra le due non c’è mai stato alcuno screzio: «Non c’è stata rivalità, non abbiamo mai avuto liti, mai successo niente di grave. Ma se lei oggi andasse a fare un film in America e arriva alla statuetta, io rosico tantissimo. Io magari faccio teatro intellettuale e lei prende la statuetta, divento matta». Brigitta ha rimarcato: «Io sono sempre felice dei suoi risultati, se li merita molto più di me. È una donna testarda, lotta tanto e se lo merita tutto».

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