Prosegue senza sosta l’attività degli investigatori belgi sul Qatargate. Tra arresti, perquisizioni e sequestri, coinvolti anche europarlamentari e collaboratori italiani. In prima linea l’ex deputato Antonio Panzeri, ex esponente di Pd e Articolo Uno. L’accusa è di corruzione: soldi in cambio di sostegno al regime qatariota. Enrico Letta ha preso una posizione netta per condannare quanto accaduto, ma non mancano le versioni a dir poco particolari: è il caso della lettura di Brando Benifei, capodelegazione dem a Bruxelles.



Secondo Benifei, infatti, il Qatargate è scoppiato per colpa della destra. Per il momento non risultano coinvolti esponenti di quella fazione politica, ma le colpe restano. Il dem non ha dubbi: “Il problema sono le porte girevoli: gli ex parlamentari che tornano a fare lobby o usano delle attività come paravento. Noi Socialisti e Democratici ci siamo battuti contro le porte girevoli, è sempre stata la destra a bloccare norme più rigide. Colpire noi molto ghiotto per chi vuole compiere atti corruttivi”. Sul taccuino degli inquirenti sono finiti esponenti socialisti, ma il dito è da puntare contro la destra: questo il Benifei-pensiero.



La versione di Benifei e il commento della Maglie

Mettendo un po’ di tutto nel calderone, Brando Benifei ha tirato in ballo anche le vicende giudiziarie che riguardano la destra e che non hanno nulla a che fare con lo scandalo Qatar. “La destra dice che esiste una questione morale a sinistra? Non sono d’accordo. La destra ha un numero di persone inquisite e condannate veramente elevato, anche in Italia”, la sua posizione: “Questa vicenda ci scandalizza, ci poniamo il problema di risolvere queste cose, mentre a destra non capisco quanto ad esempio è stata presa con serietà la vicenda dei 49 milioni della Lega o altre gravi vicende giudiziarie”. Tornano di moda i 49 milioni del Carroccio, dunque. L’intervista di Benifei ha acceso il dibattito in rete e non sono mancate critiche piuttosto taglienti. Caustico il tweet pubblicato da Maria Giovanna Maglie: “Che faccia di…”. Colpito e affondato.