Roberto Benigni è stato premiato nella prima serata della Mostra di Venezia con il Leone d’oro alla carriera: una onorificenza che non può che dedicare alla sua anima gemella, Nicoletta Braschi: “Con mia moglie è amore a eterna vista”, ha ammesso. Il Premio Oscar, poi, ha scherzato: “Il Leone? Mi meritavo un micino”. Dopo la standing ovation, tuttavia, è arrivata l’emozione. “È un sentimento d’amore quello che provo e che vorrei restituire decuplicato. Quando l’ho saputo ho fatto passi di rumba, nudo però”.
A consegnare il Leone d’oro al celebre protagonista de “La vita è bella”, nel corso della settantottesima edizione della Mostra di Venezia, è stata la regista Jane Campion. “In questo difficile momento per i registi e per le persone in tutto il mondo, Roberto Benigni è necessario”, ha detto. Tra i presenti alla cerimonia inaugurale, inoltre, c’era anche il ministro della Cultura, Dario Franceschini, il quale si è detto fiero del momento che il cinema italiano sta vivendo, definendolo “d’oro”. La Mostra di Venezia, con cinque pellicole italiane in concorso, ne è la dimostrazione.
La richiesta di Roberto Benigni a Sergio Mattarella
Qualche parola speciale, nel corso della prima serata della Mostra di Venezia, Roberto Benigni ha voluto dedicarla al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che era nel parterre. “Grazie di dimostrare il suo amore per l’arte, in special modo per l’arte cinematografica essendo qui a Venezia”, ha detto. Lodi condivise con il pubblico presente, che ha dato vita ad un’ovazione.
Poi la richiesta dell’attore e regista: “Presidente Mattarella rimanga con noi ancora un po’, almeno fino alla prossima Mostra del Cinema, rimanga con noi magari fino ai Mondiali di Calcio in Qatar, perché porta fortuna, porta bene. Deve rimanere, deve rimanere presidente qualche anno in più”. Così Roberto Benigni ha ricordato i successi ottenuti dall’Italia in questi mesi, dal mondo dello sport a quello della cultura. Chissà se riuscirà a fare cambiare idea al capo dello Stato.