GIORNATA MONDIALE DEI BAMBINI, IL MONOLOGO DI ROBERTO BENIGNI DOPO L’ANGELUS DI PAPA FRANCESCO

Da Gianluigi Buffon a Roberto Benigni, da Lino Banfi a Matteo Garrone: voluta fortemente da Papa Francesco, il prossimo weekend 25-26 maggio 2024 a Roma si terrà la prima Giornata Mondiale dei Bambini, già anticipata dal lungo messaggio di invito del Santo Padre: «Ci ricordate che siamo tutti figli e fratelli, e che nessuno può esistere senza qualcuno che lo metta al mondo, né crescere senza avere altri a cui donare amore e da cui ricevere amore». Una due giorni di giochi, spettacoli, incontri e preghiera con la Chiesa che si fa prossima al «dono più prezioso di Dio» e in quanto tale da proteggere sempre.



Sabato l’evento clou allo Stadio Olimpico con la conduzione di Carlo Conti e una prima partita tra bambini e calciatori internazionali capitanati da Buffon: il programma dettagliato vede poi diversi incontri, canti, preghiere e dialogo aperto con Papa Francesco attorno alle ore 17. Domenica 26 maggio 2024 invece la GMB 2024 in questa sua prima edizione si sposterà in Piazza San Pietro: la Santa Messa con il Pontefice alle ore 10.30, l’Angelus del Papa alle ore 12 e a seguire il monologo di Roberto Benigni sul palco assieme al Santo Padre. «Sarà un evento di portata mondiale, non solo per la storia della Chiesa, ma per l’umanità», è il commento di padre Enzo Fortunato, coordinatore e responsabile della Giornata Mondiale dei Bambini a Roma, una sorta di «controcanto di speranza, un segnale ai signori della guerra. Vogliamo guardare il mondo con gli occhi dei bambini che sono la speranza dei popoli, il loro futuro». Un anticipo del Giubileo della Speranza che si terrà nel 2025, per due giorni Roma si trasformerà nella casa dei bambini con l’arrivo di piccoli da tutto il mondo, comprese le zone di guerra chiarisce padre Fortunato: «Ci saranno bambini israeliani, palestinesi, ucraini, siriani, afghani, africani».



ODIFREDDI CHOC SULLO SHOW DI BENIGNI CON PAPA FRANCESCO: “CHI L’ATTORE E CHI IL PAPA?”

Davanti all’incontro tra artisti, calciatori e attori con Papa Francesco per la Giornata Mondiale dei Bambini 2024 non tutti però reagiscono in modo positivo: molto duro e netto è il commento ad esempio del professore e matematico Piergiorgio Odifreddi, ospitato nell’ultimo editoriale su “La Stampa” del 17 maggio 2024. Noto anticlericale e ateo, protagonista anni fa di un proficuo dialogo – sfociato poi in ben due libri scritti assieme – con Papa Benedetto XVI, Odifreddi non vede di buon occhio l’Angelus di Francesco con subito dopo il monologo-show di Roberto Benigni dedicato ai bambini.



«È lontano anni luce dall’attore dissacrante e antisistema dei suoi primi spettacoli», critica il professore considerando l’evoluzione degli ultimi anni di carriera di Benigni, dedicati alle letture della Divina Commedia e ai commenti sulla Costituzione italiana, come una sorta di “imborghesimento” negativo. Il paragone tra Benigni e il Papa viene continuamente riproposto da Odifreddi che pone l’accento sull’effetto di “spettacolarità”, chiedendosi provocatoriamente «quale sia l’attore e quale il papa» vedendo una somiglianza nel voler celebrare il “potere”, «sperando di distinguere lo spettacolo dalla predica». Insomma, un giudizio choc quello del professore ateo che pure nel suo editoriale mostra quantomeno un minimo di ripensamento al suo “schema” quando riconosce in maniera sincera l’invito di Papa Francesco a chiedersi sempre «chi sono io per giudicare». Odifreddi infatti scrive che se un incontro proficuo e commosso si è potuto originare tra lui e Benedetto XVI anni fa, non possa riaccadere anche tra un «uomo di spettacolo ateo e anticlericale come Benigni e Papa Bergoglio?». Forse la migliore risposta da poter dare ai dubbi e le riflessioni di Odifreddi (e mica solo lui) arriva dallo stesso Papa Francesco nel suo messaggio lanciato ai bambini per l’inizio della GMB: «il dono più grande siamo noi stessi, gli uni per gli altri: siamo noi il “regalo di Dio” […] L’amicizia è bellissima e cresce solo così, nella condivisione e nel perdono, con pazienza, coraggio, creatività e fantasia, senza paura e senza pregiudizi».