CHI È BENIGNO ZACCAGNINI? LA SUA CARRIERA

Tra i più importanti volti politici degli anni Settanta, Benigno Zaccagnini è stato uno dei punti di riferimento della Democrazia Cristiana. Laureatosi in Medicina e Chirurgia, con specializzazione in Pediatria, l’emiliano fu eletto all’Assemblea Costituente nel 1946 e poi riconfermato nel 1948 alla Camera dei Deputati. Negli anni Sessanta si schierò a favore della formula politica del centrosinistra, aderendo alla corrente di Aldo Moro. Una lunga carriera parlamentare continuata alla Camera fino al 1983, anno dell’elezione al Senato.



L’attività governativa di Benigno Zaccagnini iniziò nel 1958 in veste di sottosegretario al Ministero del lavoro e della previdenza sociale nel governo Fanfani II. Poi ministro del lavoro e previdenza sociale dal 16 febbraio 1959 al 27 luglio 1960 e ministro dei lavori pubblici dal 27 luglio 1960 al 22 febbraio 1962. Soprannominato l’onesto Zac, Zaccagnini ha ricoperto incarichi di spessore nella Democrazia Cristiana: presidente dal 19 gennaio 1969 al 26 luglio 1975 e segretario dal 26 luglio 1975 al febbraio 1980.



BENIGNO ZACCAGNINI E IL CASO ALDO MORO: SI OPPOSE ALLA TRATTATIVA CON I TERRORISTI

In carica come segretario della Democrazia Cristiana, Benigno Zaccagnini fu uno dei difensori della linea della fermezza durante il rapimento di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse. Il politico di Faenza, come molti altri colleghi, rifiutò di trattare con i terroristi rossi per non riconoscerli a livello politico. L’assassinio di Moro dopo 55 di sequestro lasciò un segno in Benigno Zaccagnini. Delibitato sia a livello umano che a livello politico, il segretario Dc nelle lettere di Moro venne definito “il più fragile segretario che la DC abbia mai avuto”. Critiche pesanti, pesantissime.



Nel 1980 fu sostituito da Flaminio Piccoli alla segreteria democristiana. Da quel momento in poi, rifiutò qualsiasi incarico istituzionale. Quattro anni più tardi, l’elezione all’Europarlamento. La morte risale al 5 novembre 1989: Benigno Zaccagnini fu colpito da un infarto.